La professione infermieristica è da rafforzare, a dirlo sono OMS e OCSE


L’invecchiamento della popolazione nei Paesi OCSE ha portato a un aumento significativo della domanda di lavoratori nei servizi di assistenza a lungo termine (LTC). Tuttavia, i posti di lavoro nell’assistenza a lungo termine spesso sono sottopagati, con condizioni di lavoro difficili e mancano di riconoscimento sociale. Questa situazione ha creato una carenza di personale disposto ad assumersi tali ruoli. L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha lanciato l’allarme riguardo a questa problematica, cercando di identificare delle soluzioni per migliorare le condizioni di lavoro nell’assistenza a lungo termine.


Condizioni di lavoro difficili

Gli operatori sanitari e, in particolare, gli infermieri, affrontano una serie di sfide lavorative all’interno delle strutture di assistenza a lungo termine. Tra queste, vi sono condizioni lavorative estenuanti, come turni di notte e fine settimana, che causano una maggiore assenza dal lavoro per problemi di salute legati alla propri attività professionale. Inoltre, sono esposti a rischi fisici e mentali.

Le richieste dell’OCSE

Per far fronte a questa crisi, l’OCSE ha proposto una serie di soluzioni. Una delle principali misure riguarda il rafforzamento della formazione del personale che lavora nell’assistenza domiciliare. Questa formazione deve essere migliorata, focalizzandosi sull’assistenza agli anziani con limitazioni fisiche e mentali, e integrata da corsi continui adattati alle esigenze dei destinatari dell’assistenza. Inoltre, l’OCSE suggerisce una maggiore attenzione alle cure geriatriche nei programmi di studio degli infermieri.


L’acronimo “RESPECT”

L’OCSE ha sintetizzato la sua visione per il cambiamento nel settore delle cure a lungo termine attraverso l’acronimo “RESPECT”. Questo include: “Recognise” (riconoscimento economico e sociale degli operatori), “Enforce” (imposizione di regole più stringenti), “Sustainabily” (sostenere finanziariamente il settore), “Pay” (pagare stipendi migliori), “Equipe” (dotare gli operatori di nuove tecnologie), “Collective” (contrattazione collettiva per migliorare le condizioni di lavoro) e “Train” (formazione per fidelizzare i lavoratori).

Ruolo chiave di infermieri e ostetriche

L’OMS si è unita all’appello dell’OCSE per migliorare le condizioni di lavoro del personale sanitario, in particolare degli infermieri e delle ostetriche. Questi professionisti costituiscono la metà del personale sanitario globale e giocano un ruolo cruciale nel fornire servizi sanitari sicuri ed efficaci. C’è tanto da fare:


Migliorare le condizioni di lavoro: è fondamentale garantire che gli operatori sanitari dell’assistenza a lungo termine abbiano condizioni di lavoro dignitose, comprese ore di lavoro ragionevoli, un ambiente di lavoro sicuro e un equilibrio tra vita lavorativa e personale. Ciò può contribuire a ridurre il turnover e attrarre nuovi lavoratori nel settore.

Investire nella formazione e nell’educazione: è necessario fornire una formazione adeguata e continua agli operatori sanitari nell’assistenza a lungo termine. Ciò include corsi specifici sull’assistenza agli anziani con limitazioni fisiche e mentali, nonché programmi di studio degli infermieri che affrontino le cure geriatriche in modo più approfondito. Inoltre, è importante incentivare la formazione continua per mantenere il personale aggiornato sulle migliori pratiche e gli sviluppi nel settore.

Migliorare il riconoscimento e la remunerazione: gli operatori sanitari dell’assistenza a lungo termine dovrebbero ricevere una remunerazione adeguata al loro lavoro e al valore che offrono alla società. Ciò può contribuire a migliorare il loro status sociale e professionale e ad attrarre talenti nel settore. È anche importante riconoscere pubblicamente l’importanza del lavoro svolto dagli operatori sanitari nell’assistenza a lungo termine.

Utilizzare tecnologie innovative: l’adozione di tecnologie innovative, come dispositivi di assistenza digitale, robotica e telemedicina, può contribuire ad aumentare l’efficienza e migliorare la qualità dell’assistenza nell’ambito dell’assistenza a lungo termine. Ciò può ridurre il carico di lavoro per gli operatori sanitari e migliorare l’esperienza dei pazienti.

Promuovere la collaborazione e la partnership: è importante promuovere la collaborazione tra governi, organizzazioni non governative, istituti di formazione e fornitori di assistenza a lungo termine. Lavorando insieme, è possibile sviluppare strategie integrate per affrontare la crisi delle cure a lungo termine e garantire la disponibilità di una forza lavoro sanitaria qualificata e sufficiente.


VEDI Rapporto “Beyond Applause? Improving Working Conditions in Long-Term Care” (Dopo gli applausi? Migliorare le condizioni di lavoro nell’assistenza a lungo termine)

VEDI Roadmap contenuta nel documento dell’Ufficio regionale Europa dell’OMS tradotto da FNOPI “Costruire meglio insieme. Una Roadmap per guidare l’implementazione delle Direzioni Strategiche Globali per l’Infermieristica e l’Ostetricia nella Regione Europea dell’OMS”

VEDI documento della Regione Europa dell’OMS tradotto da FNOPI su “Personale sanitario e assistenziale in Europa: è tempo di agire”

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Alessio Biondino

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