Il pronto soccorso dell’ospedale fiorentino di Careggi sta affrontando una crisi senza precedenti a causa delle gravi carenze di personale infermieristico e operatori socio-sanitari (Oss). La segreteria aziendale del Nursind ha sollevato la questione (VEDI), evidenziando un allarmante deficit di risorse umane.
Secondo il sindacato, mancherebbero 13 infermieri e 20 Oss per coprire i turni in modo adeguato, ma queste posizioni rimangono vacanti. E, inutile sottolinearlo, tale carenza ha portato il personale a un livello di stress insostenibile e ha gravemente compromesso la qualità dell’assistenza ai pazienti.
Una testimonianza agghiacciante arriva dal segretario aziendale Luca Bigi, il quale ha riferito di un episodio particolarmente grave verificatosi nel reparto di osservazione breve. A causa della mancanza di personale disponibile, un solo infermiere è stato lasciato a fronteggiare la cura di ben venti pazienti ricoverati. Ciò ha comportato un orario di lavoro di 13 ore per quest’ultimo, mettendo a rischio sia la sicurezza degli utenti sia la sua integrità psicofisica.
Il Nursind ha chiesto all’azienda di affrontare con coraggio la realtà del Deas (Dipartimento di Emergenza e Accettazione Sanitaria) e di riconsiderare le politiche di personale. Si pone quindi la domanda: quali sono i numeri ritenuti sicuri dal Careggi per il benessere del paziente e degli operatori in un’area così delicata? È evidente che l’attuale organico non permette di coprire tutte le postazioni in modo sicuro ed efficiente.
Il segretario aziendale Luca Bigi ha ulteriormente dichiarato che, nel corso dell’ultimo anno, l’ospedale di Careggi non ha intrapreso alcuna azione per migliorare la situazione lavorativa del pronto soccorso, peggiorata ulteriormente a causa della crescente mancanza di personale infermieristico e Oss. La situazione è talmente critica che gli orari pianificati per i mesi di agosto e settembre non garantiranno la copertura adeguata delle postazioni del pronto soccorso, costringendo a un utilizzo improprio del personale dedicato ad altre aree di assistenza e urgenza.
Il personale infermieristico e Oss ha dimostrato grande disponibilità a rinunciare ai giorni di riposo e a lavorare straordinari nei mesi estivi per coprire le ferie dei colleghi. Tuttavia, è impossibile pretendere che queste persone siano in grado di sostenere un carico di lavoro ancora più pesante in condizioni di scarsa sicurezza e demansionamento.
Le preoccupazioni aumentano ulteriormente in seguito a un accordo tra Regione e Asl Toscana Centro che ha escluso il pronto soccorso di Santa Maria Nuova, scaricando così una maggiore casistica nell’area bassa priorità-ortopedica del pronto soccorso di Careggi. Nonostante ciò, non sono stati previsti rafforzamenti del personale per far fronte a questa nuova sfida.
In conclusione, il sindacato Nursind chiede con forza un intervento tempestivo da parte dell’azienda ospedaliera di Careggi per affrontare le gravi carenze di personale al pronto soccorso. È necessario un impegno concreto per garantire la sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari in un’area così cruciale. Sia l’azienda che le istituzioni devono assumersi le responsabilità e trovare soluzioni immediate per questa emergenza che minaccia gravemente la qualità delle cure erogate dal nosocomio fiorentino.
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