“Colpo di calore”: 2000 italiani ogni giorno in pronto soccorso

L’aumento delle temperature estive ha provocato un impatto significativo sulla salute degli italiani, con un aumento considerevole del numero di accessi ai Pronto Soccorso, sia direttamente correlati al caldo che attraverso un effetto indiretto sullo stato di salute dei cittadini.

Secondo le rilevazioni condotte dall’Osservatorio Nazionale della Società Italiana di Medicina d’Emergenza Urgenza (Simeu), le diagnosi di “colpo di calore” rappresentano il 4% del totale degli accessi ai Pronto Soccorso. Tuttavia, è interessante notare che vi è una differenza rilevante tra le regioni del Nord, dove il 2% degli accessi è correlato a questo disturbo, e quelle del Centro-Sud, dove tale percentuale sale al 5%. Questo potrebbe essere attribuito alle differenti temperature medie e alla diversa sensibilità delle persone alle alte temperature nelle varie regioni.


Ancora più rilevante è l’effetto “indiretto” del caldo estremo sulla salute dei cittadini, poiché l’8% del totale degli accessi al Pronto Soccorso riguarda patologie preesistenti che sono peggiorate o acutizzate a causa delle alte temperature. Anche in questo caso, si riscontra una notevole discrepanza tra le diverse aree geografiche del paese, con un 6% di accessi al Nord e un significativamente maggiore 11% al Centro-Sud.

Proiettando questi dati a livello nazionale, si stima che circa 2.000 persone si rivolgano quotidianamente al Pronto Soccorso a causa di colpi di calore, mentre circa 4.600 persone necessitino di cure a causa degli effetti indiretti del caldo su altre patologie.

La SIMEU, tuttavia, sottolinea che i dati forniti rappresentano l’impatto minimo rilevabile e possono variare notevolmente a seconda delle condizioni meteorologiche e delle specifiche aree geografiche prese in esame. Ciò indica che l’effettivo impatto del caldo sulla salute pubblica potrebbe essere ancora maggiore, rendendo fondamentale adottare misure preventive e interventi adeguati per proteggere la popolazione durante i periodi di temperature estreme. Questi dati costituiscono un importante richiamo all’azione per le autorità sanitarie e i cittadini stessi, al fine di prevenire e gestire correttamente gli effetti negativi del caldo sulla salute.

Fonte: Agenzia DIRE

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Alessio Biondino

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