All’Asst di Lecco gli infermieri mancano, ma evidentemente… Non servono. Almeno è ciò che si evince dai dati divulgati da Il Giorno: nonostante la carenza terribile di operatori sanitari che rischia di mettere a rischio la salute dei cittadini, sono stati assunti più impiegati, amministrativi e collaboratori dello staff dei dirigenti.
Più nel dettaglio, lo scorso anno nella suddetta azienda si sarebbero dimessi 246 dipendenti del comparto tra infermieri, oss, tecnici, assistenti, collaboratori amministrativi e impiegati. E a fronte di queste assenze, l’Asst ha provveduto con 255 assunzioni.
Tutto a posto, quindi? Non proprio, visto che ad oggi le liste d’attesa aumentano e si continuano a chiudere unità di degenza e a ridurre i posti letto e i servizi. Cosa è successo, allora? Semplice: le assunzioni hanno riguardato soprattutto amministrativi e addetti alle strutture di staff dei dirigenti.
Ad esempio, su 26 dipendenti del dipartimento amministrativo che si sono licenziati, ne sono stati reclutati 32 nuovi. I 43 che hanno abbandonato le strutture di staff della direzione generale, sono stati rimpiazzati da 50 nuovi assistenti e collaboratori. Infine, i 10 che se ne sono andati dalla direzione sociosanitaria, sono stati sostituiti da altri 10 dipendenti.
E per quanto riguarda gli operatori sanitari, ovvero gli ex “eroi” della pandemia? Beh… Al posto dei 5 che si sono dimessi dal dipartimento cardio-toraco-vascolare ne sono stati assunti 2. Dei 9 che prestavano servizio al dipartimento dell’area diagnostica per immagini, ne sono stati presi solo 7.
Dei 31 che si sono dimessi dall’area medica, ne sono stati reclutati 28. Dei 6 fuggiti dall’area oncologica, ne sono arrivati 4. Dei 15 che si sono licenziati dal dipartimento di salute mentale e delle dipendenze, ne sono stati assunti solo 9.
Dall’azienda si giustificano sottolineando che non è più così facile, nonostante i vari concorsi banditi, reclutare infermieri e altri operatori sanitari. Ma rassicurano: «In ogni modo cercheremo di continuare ad assumere le figure necessarie dove occorrono, sia nel settore amministrativo, sia nel comparto sanitario».
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