Prese a schiaffi infermiera: patteggia un anno e 9 mesi di reclusione

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Una pena di un anno e nove mesi di reclusione, con sospensione della pena, è stata concordata per una donna di 32 anni di Taranto. Nel marzo di due anni fa, aveva aggredito un’infermiera del pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata, colpendola con uno schiaffo che le ruppe gli occhiali da vista. A seguito dell’incidente, sia la trentaduenne che la madre 50enne che l’accompagnava sono state accusate di lesioni personali e minacce ai danni di personale sanitario.


Quel giorno, la giovane si era recata al pronto soccorso con il figlioletto, accompagnata dalla madre. Durante l’attesa, le due donne hanno avuto un alterco con una delle dottoresse presenti. La 32enne, credendo di rivolgersi a quella dottoressa, ha invece affrontato un’infermiera con toni accesi. Nonostante l’infermiera cercasse di spiegare l’equivoco, la donna l’ha colpita con uno schiaffo così forte da romperle gli occhiali e da ferirla.


L’infermiera è stata subito soccorsa, ma anche la madre 50enne si è avvicinata e l’ha minacciata. I carabinieri, intervenuti rapidamente, hanno ricostruito l’accaduto. La vittima è stata medicata e ha dovuto lasciare il lavoro per oltre quaranta giorni a causa delle lesioni riportate. L’aggressione ha suscitato grande clamore, tanto che la vittima ha ricevuto una telefonata di solidarietà dal presidente della Regione, Michele Emiliano.


Difese dagli avvocati Salvatore Maggio e Niccolò Vozza, le due donne hanno chiesto di essere interrogate dopo la conclusione delle indagini preliminari. La cinquantenne ha negato le minacce durante l’interrogatorio, affermando di aver cercato solo di calmare la situazione. Per lei è stato disposto il rinvio a giudizio. La figlia, invece, ha scelto di patteggiare, ottenendo una pena di un anno e nove mesi con sospensione. La vittima si è costituita parte civile contro entrambe le donne.

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