Si terrà il 27 e 28 giugno a Passariano di Codroipo, in provincia di Udine, la prima edizione di Laboratorio Sanità 20/30 AI, dal titolo “L’intelligenza artificiale applicata alla sanità tra etica e innovazione”.
Il tema dell’applicazione dell’AI in sanità è di stringente attualità: l’OMS evidenzia che l’AI in ambito sanitario potrà rendere più efficienti e accurate le attività di prevenzione e diagnosi, ottimizzare i trattamenti e il monitoraggio delle malattie oltre a favorire l’erogazione dei servizi sanitari alle popolazioni meno servite, migliorare la sorveglianza della salute pubblica e far progredire la ricerca sanitaria. Con la crescente disponibilità di dati sanitari e il rapido progresso nelle tecniche di analisi, l’AI potrà trasformare il settore sanitario, le società e le economie di tutto il mondo.
L’evento, realizzato da Laboratorio Sanità 20/30 in collaborazione con Regione Friuli Venezia Giulia, vedrà la partecipazione di esperti nazionali e internazionali, dirigenti delle società scientifiche e degli ordini professionali, rappresentanti delle istituzioni. L’applicazione dell’AI in sanità verrà quindi analizzata da vari punti di vista: etici, normativi e tecnico-applicativi.
Come dichiarato recentemente, durante il G7, anche da Papa Francesco, è necessario che lo sviluppo dell’AI sia fortemente regolamentato e controllato e che in ultima istanza sia sempre l’intelligenza umana a essere al centro del processo decisionale “Abbiamo bisogno di garantire e tutelare uno spazio di controllo significativo dell’essere umano sul processo di scelta dei programmi di intelligenza artificiale: ne va della stessa dignità umana”.
Sulla stessa linea sembra muoversi anche il comitato scientifico dell’evento, presieduto da Riccardo Riccardi, Assessore alla Salute, Politiche Sociali e Disabilità della Regione Friuli Venezia Giulia e da Domenico Mantoan, Direttore Generale Age.Na.S.
“È il tempo di un Nuovo Umanesimo Tecnologico inteso come il non abdicare alla nostra coscienza, alla nostra capacità di pensiero critico e del chiedersi il senso delle cose che facciamo”, si legge nel programma.
L’approccio non cambia nemmeno per quanto riguarda gli aspetti normativi: “iI governo delle tecnologie avanzate ed in particolare della AI necessita di una regolamentazione degli Stati capace di contenere i rischi”. Rischi che sembrano principalmente legati alla tutela della privacy e alla sicurezza informatica.
Tuttavia l’applicazione dell’AI in sanità rappresenta una grande opportunità di ottimizzare i processi e come si legge nel Documento OCSE 2024 Collective Action For Responsible AI in Health. OECD Artificial Intelligence Papers) “Ben il 30% delle attività in ambito sanitario e sociale potrebbero essere automatizzate con l’uso dell’lA, determinando un aumento di produttività capace di ridurre il disavanzo previsto di 3,5 milioni di operatori sanitari entro il 2030 in tutta l’OCSE”.
Speriamo dunque che la prima edizione di Laboratorio Sanità 20/30 AI sarà dunque l’occasione per discutere, documenti alla mano, di Intelligenza Artificiale e delle sue effettive applicazioni in sanità, cercando il più possibile di restare ancorati alla realtà di chi ogni
giorno con il proprio lavoro è parte del sistema sanitario.
Segnaliamo infine che nel corso dell’evento sarà presentato il Progetto Age.Na.S. sull’Intelligenza Artificiale applicata alle cure primarie nel quadro della piena applicazione degli obiettivi del DM 77.
Sara Sacco
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