Mensa non pagata nei turni di notte: Asl condannata a risarcire infermieri

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“Altro che causa pilota: la sentenza che obbliga al pagamento della mensa per infermieri e OSS anche dopo i turni notturni e nei giorni festivi è già stata emessa nel marzo scorso dal giudice del lavoro di Prato”. L’avvocato Leonardo Rossi, del foro di Pisa, ha ottenuto diverse vittorie riguardo al pagamento dei pasti per i dipendenti dell’ASL Toscana Centro, tra cui infermieri, OSS e tecnici, alla fine dei turni di notte e nei giorni festivi.


La polemica è stata sollevata qualche settimana fa dalla Cisl, che ha denunciato come da cinque anni gli operatori dell’ASL non ricevono il rimborso per i pasti al termine dei turni di sei ore svolti di notte e nei giorni festivi, considerati “da bollino rosso”. La Cisl nazionale aveva già avviato un’azione legale, portando in dote una sentenza della Cassazione che garantisce ai lavoratori della sanità il pasto al termine di un turno di sei o più ore, sia che questo avvenga di giorno, di notte o nei giorni festivi.


L’avvocato Rossi ha assistito sedici dipendenti dell’ASL Toscana Centro, molti dei quali lavorano all’ospedale di Prato, che hanno vinto la causa e ricevuto i rimborsi per tutti gli anni in cui non hanno ottenuto i ticket o altre forme di rimborso in busta paga dopo tali turni. L’ASL è stata quindi condannata a risarcire i lavoratori.


“La causa è iniziata nel 2019 e si è conclusa nel 2022. A marzo scorso c’è stata la sentenza del giudice del lavoro di Prato, Cristina Mancini, che ha dato ragione ai lavoratori e ha disposto il pagamento di 30.000 euro per tutti e sedici i dipendenti dell’ASL che non hanno potuto usufruire del rimborso in questi anni”.


Il giudice Cristina Mancini ha citato nella sentenza il pronunciamento della Cassazione, che riconosce ai lavoratori gli stessi diritti per quanto riguarda la mensa, sia che il turno si svolga di giorno quando la mensa è aperta, sia nei giorni in cui è chiusa.


“I lavoratori di Prato non sono gli unici che ho assistito in questi anni – prosegue l’avvocato Rossi – ho seguito anche diversi casi nel pisano con lo stesso problema, ottenendo anche per loro diverse vittorie”. Anche la Cisl continua a lottare per il riconoscimento di questo diritto. 


Su La Nazione, il sindacato ha spiegato che “i lavoratori turnisti o che lavorano nei giorni festivi hanno diritto a un pasto a fine turno. Nel caso in cui la mensa sia chiusa– ha dichiarato Massimo Cataldo, segretario Fp Cisl per la sanità – come può succedere quando un lavoratore smonta dalla notte o quando termina il turno festivo, ha comunque diritto a un buono pasto del valore di circa 7 euro. Questo diritto non è stato rispettato per i dipendenti dell’ASL Toscana Centro, ed è ciò che si reclama attraverso le vie legali”.

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