Dopo che i sindacati dei medici e la Fnomceo sono scesi in campo contro la “riforma epocale” che vedrà la nascita, anche in Italia, della prescrizione infermieristica (VEDI articolo Prescrizione infermieristica, i sindacati dei medici chiedono un incontro urgente con Schillaci), il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha provato a tranquillizzare tutti.
Lo ha fatto intervenendo all’evento “Welfare, Italia” organizzato da Unipol in collaborazione con The European House-Ambrosetti a Roma: «Gli infermieri che penderanno questo titolo sono persone che avranno conseguito una laurea magistrale e avranno studiato 5 anni nelle università italiane. I medici non possono aver paura se avranno mansioni diverse da quelle che hanno ora» ha spiegato il Ministro.
Che ha poi continuato il discorso parlando della ventata di modernità che deve necessariamente investire il nostro Servizio Sanitario Nazionale: «Vogliamo intervenire con una modernizzazione del Servizio sanitario, ma la digitalizzazione deve aiutare a superare disuguaglianze: funziona se c’è in tutti gli ospedali e non solo in alcuni» ha spiegato Schillaci.
In conclusione, il Ministro ha parlato di innovazione: «Ha reso curabili malattie che prima non lo erano, ma va vista in modo costruttivo e già oggi almeno il 50% delle applicazioni di Intelligenza artificiale sono in campo sanitario: aiutano a far meglio le diagnosi e andare verso una medicina personalizzata, che significa evitare cure e spese inutili: perché una malattia si presenta in modo diverso a seconda della persona che ne viene colpita e ognuno risponde in modo diverso ai farmaci».
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