Alla vigilia di Natale e di fine anno, vogliamo fermarci un istante e riflettere. Crediamo ancora che sia possibile riconoscere, in modo autentico e completo, il valore della nostra professione. Perché il rispetto e il riconoscimento – sociale ed economico – non devono essere un lusso, ma un diritto.
Gli ultimi anni
Questi anni ci hanno insegnato tanto: il peso dell’emergenza, le rinunce quotidiane, il vuoto lasciato dai colleghi che hanno scelto altre strade.
La pandemia ha portato alla ribalta il nostro ruolo, ma i riflettori si sono spenti troppo in fretta. Eppure, siamo ancora qui, a portare avanti con orgoglio una missione che va ben oltre il semplice lavoro.
Luci spente sui problemi della professione, lasciandosi alle spalle non solo il ricordo di sacrifici immensi, ma anche un numero drammatico di colleghi che non ci sono più. Gli elogi e i riconoscimenti che avevano acceso speranza durante la pandemia si sono ormai ridotti a formalità di circostanza, lontani da veri gesti di gratitudine e sostegno.
Era un rischio che avevamo previsto: l’“infermiere eroe” sarebbe stato dimenticato in fretta. Ecco perché, in questi giorni di bilanci e riflessioni, dobbiamo fermarci a pensare con lucidità. Pensare a ciò che è mancato, ciò che manca e ciò che purtroppo mancherà.
Quello che è mancato
L’emergenza che ha travolto il Paese negli ultimi anni non ci ha colti impreparati: noi, in emergenza, ci viviamo da sempre. Carenza di personale, ferie saltate, turni massacranti, diritti calpestati.
La pandemia non ha creato la crisi, l’ha semplicemente resa visibile a tutti. È mancato il rispetto dei diritti fondamentali: ferie e riposi adeguati al recupero psico-fisico, condizioni di lavoro che tutelino la nostra salute mentale e fisica. Abbiamo gridato al vento la necessità di un cambiamento, ma troppo spesso quella voce è rimasta inascoltata. E tutt’ora siamo in attesa di risposte.
Quello che manca
Ora la misura è colma. Sempre più infermieri lasciano la professione o stanno per farlo. Cambiano lavoro, cercano altre strade.
Non è sostenibile continuare a garantire un diritto fondamentale come la salute in cambio di uno stipendio che, a livello europeo, è tra i più bassi per carico e responsabilità.
Non è sostenibile accettare che, mentre altri errori sul lavoro passano con una ramanzina, il nostro possa portarci al carcere. Non è sostenibile rischiare la salute e la vita per un sistema che non ci tutela e non ci valorizza.
Perché, semplicemente, non conviene più.
Quello che mancherà
Mancheranno i colleghi. Quei colleghi che hanno già deciso di andarsene o che si licenzieranno nei prossimi anni. Le istituzioni promettono un incremento di infermieri del 21% entro il 2027 grazie al Piano Nazionale, ma si continua a fare i conti senza l’oste.
Dove troveremo i giovani disposti a investire in una professione che offre sacrifici enormi e ben pochi ritorni?
Che soluzione propone il Governo con le lauree magistrali cliniche senza nemmeno una bozza di percorso di carriera prestabilito, o la convivenza con il nuovo assistente infermiere senza la possibilità di superare il tetto di cristallo della dirigenza medica?
Piuttosto che creare condizioni lavorative attrattive, si rincorre la strada più facile: reclutare infermieri dall’estero, bypassando percorsi di riconoscimento e formazione che garantirebbero qualità e sicurezza.
Intanto, chi già pratica sul territorio italiano deve fare i conti con richieste sempre più stringenti e condizioni sempre più logoranti.
Un futuro incerto
Molti pensavano che l’esposizione mediatica durante la pandemia avrebbe attratto nuovi giovani. La realtà, però, ha dimostrato l’opposto: il sacrificio e la pressione mostrati in quei mesi hanno scoraggiato intere generazioni.
In quanti sceglieranno una professione che rischia di distruggere la tua vita, per pochi spiccioli e tanti rischi? Un paese in cui si laureano più medici che infermieri, che futuro potrebbe mai promettere?
Il futuro che ci aspetta è fatto di scelte. Scelte che non possiamo più permetterci di rimandare. O si costruiscono basi solide per garantire rispetto, sicurezza e valorizzazione, o ci troveremo a gestire un sistema sanitario privo della sua spina dorsale: gli infermieri.
Quello che ci auguriamo per il futuro
Che la nostra voce venga ascoltata, che il rispetto per i diritti non sia solo una promessa. Che nuove generazioni di infermieri non debbano affrontare gli stessi sacrifici, ma trovino invece motivazione, sostegno e prospettive per credere in questa professione.
A tutti voi, che ogni giorno offrite cura, speranza e un sorriso anche nei momenti più difficili: il nostro più sentito grazie.
Possano queste feste portarvi la serenità che meritate e la forza per affrontare un nuovo anno con coraggio.
Buon Natale e Felice Anno Nuovo da tutta la redazione di DimensioneInfermiere.it
Autore: Dario Tobruk (seguimi anche su Linkedin – Facebook – Instagram – Threads)
Infermiere – Manuale per i concorsi e la formazione
Manuale per l’Infermiere collaboratore professionale
Questo manuale è destinato sia a professionisti esperti, sia a coloro che devono studiare per superare le prove di un concorso per il profilo da infermiere. Gli argomenti vengono trattati in modo chiaro e approfondito, seguendo le indicazioni dei programmi d’esame dei concorsi delle Aziende Ospedaliere e delle ASL. Nella prima parte del libro vengono descritti l’evoluzione e gli aspetti normativi del Sistema Sanitario Italiano, partendo dall’istituzione e dalle principali riforme del Servizio Sanitario Nazionale arrivando fino al PNRR. L’analisi prosegue con un focus storico e legislativo dell’Infermiere (il profilo professionale, il Codice Deontologico, il percorso di formazione continua ECM, il Codice di Comportamento e le principali teorie infermieristiche) e dell’OSS, descrivendo il percorso che va dall’infermiere generico fino alla figura dell’Operatore Socio Sanitario. Il manuale tratta il processo di assistenza (i modelli per la valutazione delle attività assistenziali) e la ricerca infermieristica con la descrizione delle evidenze nella pratica professionale, con un focus specifico sull’Evidence-Based Medicine (EBM) e sull’Evidence-Based Nursing (EBN). Una parte si focalizza sulle strategie da implementare per garantire la sicurezza sia dei pazienti che degli operatori sanitari, includendo aspetti come il risk management, l’health technology assessment e le infezioni correlate all’assistenza-ICA. Viene inoltre trattata la normativa relativa alla sicurezza sul lavoro, in particolare il decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008. L’ultima parte offre un approfondimento sull’assistenza infermieristica, descrivendo gli strumenti operativi disponibili, come linee guida, protocolli, procedure, PDTA, scale di valutazione e cartella infermieristica. Vengono anche discusse le principali procedure adottate, tra cui Case Management, Primary Nursing e telemedicina, insieme alle diverse tipologie di assistenza, che comprendono quella di base, internistica, area critica sia in ambito intraospedaliero che extraospedaliero, e assistenza perioperatoria. Nella sezione online collegata al libro sono disponibili alcuni approfondimenti normativi. Ivano CervellaLaurea in Infermieristica, Master di I° Livello in Management e Funzioni di Coordinamento delle Professioni Sanitarie, Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, Master di II° Livello in Organizzazione, Management, Innovazione nelle Pubbliche Amministrazioni. Progettista percorsi formativi ECM (Educazione Continua in Medicina), Membro di “Selezioni – Equipe didattica – Esami OSS”, Docente SSN. di Laurea magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche (Università Piemonte Orientale) e del corso OSS, vanta numerose esperienze professionali e didattiche in campo sanitario, vanta numerose esperienze professionali e didattiche in campo sanitario.Carlo CatanesiLaurea in Infermieristica, Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, Master di I° livello in Management e Coordinamento delle professioni sanitarie, Master di II° livello in Management e Direzione di strutture complesse. Infermiere presso la S.S. Grandi Ustioni dell’ AOU CSS di Torino, Docente SSN, vanta numerose pubblicazioni scientifiche ed esperienze professionali e didattiche in ambito sanitario.
Ivano Cervella, Carlo Catanesi | Maggioli Editore 2025
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