Sanità pubblica, l’indagine di Fp CGIL: “L’84% dei lavoratori lamenta retribuzioni insufficienti”

Riportiamo qui alcuni dei dati che la Fp Cgil di Roma e Lazioha presentato oggi a proposito dell’Indagine sulle condizioni di lavoro e i bisogni dei professionisti sanitari del settore pubblico (consultabile per intero sul sito dell’organizzazione sindacale).

Oltre 900 lavoratrici e lavoratori hanno partecipato al questionario, di cui il 65% sono donne. Il 19,7% dei rispondenti ha meno di 39 anni, il 26,9% rientra nella fascia tra i 40 e i 49 anni, il 35,5% ha un’età compresa tra i 50 e i 59 anni, mentre il 17,9% è over 60. La maggioranza dei partecipanti è composta da infermieri, che rappresentano il 56%, seguiti da tecnici sanitari, operatori socio-sanitari (OSS), personale amministrativo e professionisti attivi nei settori della prevenzione, riabilitazione e ambito sociale.

L’84% dei lavoratori considera la propria retribuzione insufficiente. Tuttavia, oltre all’aspetto economico, emergono altre fonti di insoddisfazione: l’82% ritiene insoddisfacenti le prospettive di carriera, l’85% sente di non avere un’influenza significativa sull’organizzazione del lavoro e solo l’8,5% percepisce un adeguato riconoscimento della propria professionalità.

L’indagine è stata realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche della Sapienza, sotto la direzione della Professoressa Silvia Lucciarini, con il contributo dei Professori Barbara Giullari (Università di Bologna) e Andrea Bellini (Sapienza), e la collaborazione del dottor Michele Santurro (Irpps-CNR).

“Le lavoratrici e i lavoratori chiedono un reale rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (Ccnl), che garantisca un giusto riconoscimento economico e professionale. Allo stesso tempo, emerge la necessità di un cambio di passo nella contrattazione, con una maggiore partecipazione alle scelte organizzative del lavoro”, dichiara Giancarlo Cenciarelli, Segretario Generale della Fp Cgil Roma e Lazio. “I risultati di questa indagine rafforzano la nostra decisione di non accettare accordi al ribasso e di proseguire la trattativa per un rinnovo contrattuale che preveda maggiori risorse, aumenti salariali e un miglioramento complessivo delle condizioni di lavoro”.