Tra Assistenti Infermieri, Super OSS, lavoratori del terzo mondo più o meno qualificati, scarsi controlli e aziende compiacenti, vi è il concreto rischio che per far fronte alla terribile carenza di professionisti (quelli veri: gli infermieri!), nel bel paese si moltiplichino gli abusi della professione Infermieristica.
A lanciare l’allarme è l’Opi di Firenze Pistoia: «Fidatevi solo di professionisti di qualità e, se cercate un infermiere, verificate che sia iscritto all’albo dell’Ordine degli infermieri» sottolinea il presidente Nucci, ricordando ai cittadini i rischi che si corrono «nel farsi seguire da persone improvvisate e senza alcun titolo specifico che sempre più spesso si prestano a fornire assistenza domiciliare soprattutto per iniezioni, clisteri e medicazioni».
«Sul nostro sito – spiega ancora Nucci – è possibile consultare l’iscrizione all’albo, tramite nome e cognome, nell’apposita sezione. Questo a garanzia che l’infermiere sia all’altezza e abbia tutte le competenze necessarie».
Altresì, come affermato dal consigliere dell’Ordine Ganassi: «Dopo aver verificato l’iscrizione all’albo, suggerisco di contattare l’Ordine anche solo per segnalare irregolarità o chiarire dubbi sulla professionalità di chi si presenta come infermiere. Questo perché è importante garantire la qualità dell’assistenza».
Ma non solo: «Chi abusa della professione – afferma Ganassi – lo fa anche ‘a nero’, quindi a discapito della collettività e di chi lavora regolarmente. A tal proposito, non dimentichiamo che le prestazioni sanitarie sono scaricabili ai fini fiscali: un motivo in più per rivolgersi a un professionista in regola».
«Infine – conclude il consigliere – presso il consiglio del nostro Ordine si è appena insediato un rinnovato gruppo dedicato alla libera professione, che ha appunto il compito di vigilare sul corretto esercizio e supportare i colleghi che decidono di intraprendere la strada non da dipendenti del servizio pubblico ma come liberi professionisti» (VEDI La Nazione).

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