Riccardo, infermiere su Costa Crociera
” […], mi hanno detto che sulla nave stavano cercando e allora ho inviato il mio cv on-line su Costa.it e loro mi hanno subito risposto. L’iter per la mia assunzione è stato celere, mi hanno fatto un primo test per valutare quale fosse il mio grado di conoscenza dell’inglese, in seguito un esame sulle mie competenze professionali e un colloquio finale, poi sono partito per la mia prima esperienza di cinque mesi in Asia.”
Giovanni, Da Infermiere ad Artista di fama internazionale
“essere di base un infermiere, mi ha aiutato a vedere la vita sotto un’altra prospettiva, quella vicina all’uomo e alla visione vera della vita che non conosce felicità perenne.”
Da Infermiere ad Artista di fama internazionale: l’intervista a Giovanni Iudice
Tiziana Stobbione al Salone Internazionale del Libro di Torino
“Il mio impegno: mi occupo di formazione e quindi cerco di trasmettere, non soltanto le parole, ma anche gli atteggiamenti e i comportamenti ai futuri infermieri. Chiedo loro di riflettere sulle esperienze, sul significato che queste esperienze hanno al letto del malato e sui momenti di difficoltà e di criticità, per poter trovare delle strategie che ci consentano di effettuare il cambiamento.”
Dott.ssa Tiziana Stobbione, Eccellenza Infermieristica al Salone Internazionale del Libro di Torino
Milena: italiana, infermiera da anni in Inghilterra, ci racconta i motivi per rimanere a lavorare all’estero.
“Sono venuta in Inghilterra con l’idea di riscattarmi, in Italia mi sono sentita sempre sottovalutata, le mie ambizioni di crescita si sono sempre scontrate con un sistema scarsamente meritocratico, o comunque che predilige far selezione solo sulla base di test che poco hanno a che vedere con la vera conoscenza della materia sanitaria e molto con varie discipline. Io volevo specializzarmi ed ho fatto il test per la specialista di infermieristica a Catania, non sono riuscita ad entrare, e il giorno dopo ho fatto il biglietto per andare via.”
Marika racconta la sua esperienza di lavoro negativa all’estero
“L’interesse vero di queste agenzie è buttarti nella mischia senza avere la minima cura del tuo futuro, loro pensano solo ad intascare fino a tre mila euro per ogni persona che riescono ad inserire nel sistema nazionale inglese, senza preoccuparsi in alcun modo di metterti nelle condizioni di fare bene.”
Mobbing e Razzismo in Inghilterra: Marika racconta la sua esperienza di lavoro negativa.
Infermieri all’Estero: Rianimazione in Tunisia
Com’è la vita nel tuo paese? Cosa fai quando non lavori?
E’ difficile. Generalmente cerco un altro lavoro (guardia a domicilio, per esempio). Fai un doppio lavoro? Si, ho anche lavorato con un meccanico. Hai qualche passione, un hobby? Si, nel resto del tempo mi piace studiare le lingue.
Barbara Mangiacavalli sui temi della ricerca infermieristica
Ci prefiggevamo un percorso complesso; volevamo fare in modo che la nostra pratica professionale: – fosse sempre supportata da conoscenze ed esperienze validate; – aiutasse gli infermieri a stare dentro l’équipe in maniera sempre più qualificata nella relazione con i medici e nella relazione con il paziente; – mettesse in evidenza il contributo disciplinare dell’infermieristica.
Intervista a Barbara Mangiacavalli sui temi della ricerca infermieristica
Altre storie e interviste interessanti a infermieri interessanti:
Professione infermiere: alle soglie del XXI secolo
La maggior parte dei libri di storia infermieristica si ferma alla prima metà del ventesimo secolo, trascurando di fatto situazioni, avvenimenti ed episodi accaduti in tempi a noi più vicini; si tratta di una lacuna da colmare perché proprio nel passaggio al nuovo millennio la professione infermieristica italiana ha vissuto una fase cruciale della sua evoluzione, documentata da un’intensa produzione normativa. Infatti, l’evoluzione storica dell’infermieristica in Italia ha subìto un’improvvisa e importante accelerazione a partire dagli anni 90: il passaggio dell’istruzione all’università, l’approvazione del profilo professionale e l’abolizione del mansionario sono soltanto alcuni dei processi e degli avvenimenti che hanno rapidamente cambiato il volto della professione. Ma come si è arrivati a tali risultati? Gli autori sono convinti che per capire la storia non basta interpretare leggi e ordinamenti e per questa ragione hanno voluto esplorare le esperienze di coloro che hanno avuto un ruolo significativo per lo sviluppo della professione infermieristica nel periodo esaminato: rappresentanti di organismi istituzionali e di associazioni, formatori, studiosi di storia della professione, infermieri manager. Il filo conduttore del libro è lo sviluppo del processo di professionalizzazione dell’infermiere. Alcune domande importanti sono gli stessi autori a sollevarle nelle conclusioni. Tra queste, spicca il problema dell’autonomia professionale: essa è sancita sul terreno giuridico dalle norme emanate nel periodo considerato, ma in che misura e in quali forme si realizza nei luoghi di lavoro, nella pratica dei professionisti? E, inoltre, come si riflettono i cambiamenti, di cui gli infermieri sono stati protagonisti, sul sistema sanitario del Paese? Il libro testimonia che la professione è cambiata ed è cresciuta, ma che c’è ancora molto lavoro da fare. Coltivare questa crescita è una responsabilità delle nuove generazioni. Le voci del libro: Odilia D’Avella, Emma Carli, Annalisa Silvestro, Gennaro Roc- co, Stefania Gastaldi, Maria Grazia De Marinis, Paola Binetti, Rosaria Alvaro, Luisa Saiani, Paolo Chiari, Edoardo Manzoni, Paolo Carlo Motta, Duilio Fiorenzo Manara, Barbara Man- giacavalli, Cleopatra Ferri, Daniele Rodriguez, Giannantonio Barbieri, Patrizia Taddia, Teresa Petrangolini, Maria Santina Bonardi, Elio Drigo, Maria Gabriella De Togni, Carla Collicelli, Mario Schiavon, Roberta Mazzoni, Grazia Monti, Maristella Mencucci, Maria Piro, Antonella Santullo. Gli Autori Caterina Galletti, infermiere e pedagogista, corso di laurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma.Loredana Gamberoni, infermiere, coordinatore del corso di laurea specialistica/ magistrale dal 2004 al 2012 presso l’Università di Ferrara, sociologo dirigente della formazione aziendale dell’Aou di Ferrara fino al 2010. Attualmente professore a contratto di Sociologia delle reti di comunità all’Università di Ferrara.Giuseppe Marmo, infermiere, coordinatore didattico del corso di laurea specialistica/ magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede formativa Ospedale Cottolengo di Torino fino al 2016.Emma Martellotti, giornalista, capo Ufficio stampa e comunicazione della Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi dal 1992 al 2014.
Caterina Galletti, Loredana Gamberoni, Giuseppe Marmo, Emma Martellotti | 2017 Maggioli Editore
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