Scelta della mascherina chirurgica Sicura: perché preferire il Made in Italy!
Dalla certificazione CE, all’approvazione del Ministero della Salute, fino allo Splash Test: ecco i controlli a cui sono sottoposti i presidi realizzati e venduti in Italia.
La mascherina rappresenta uno dei principali alleati dell’infermiere. Il suo uso è precedente alla diffusione del Covid-19, ma è dal 2020 che viene usata in qualsiasi contesto lavorativo e non. Proprio come tutti i prodotti presenti sul mercato, le mascherine non sono tutte uguali. Esistono validi motivi per i quali il Made in Italy rappresenta la migliore scelta anche e soprattutto in ambito sanitario.
Mascherine Made in Italy: garanzia di affidabilità e sicurezza
L’affidabilità e la sicurezza sono i primi fattori da valutare quando si acquista o indossa una mascherina chirurgica. Tra i fattori che possono fornire una garanzia di qualità, spicca sicuramente il Paese di produzione.
La dicitura “Made in Italy”, per esempio, è sicuramente un segnale importante: significa che il presidio di protezione individuale è stato realizzato seguendo specifiche normative italiane ed europee. Inoltre, la certificazione CE indica che il prodotto è stato sottoposto ad una serie di test e controlli prima di essere venduto nell’Unione Europea. Naturalmente, tutti i prodotti per essere ritenuti DPI, devono rispettare la normativa tecnica norma tecnica UNI EN 14683:2019: solo così possono essere approvati dal Ministero della Salute e inquadrati come DPI.
Com’è fatta una mascherina Sicura?
Insomma, il processo è lungo e articolato, comporta dei costi, che vanno dalla fornitura di materie prime alla lavorazione. Ma tutti questi passaggi garantiscono che un prodotto realizzato in Italia rispetti precisi standard di qualità.
Le mascherine chirurgiche conformi allo standard 2R, usate in ambito sanitario, hanno un grado di filtrazione uguale o superiore al 99%. La sicurezza è data dalla presenza del marchio CE e dal codice di riferimento posto sulla superficie del pezzo, ma anche dal fatto che siano realizzate nel nostro Paese, da aziende nostrane.
Purtroppo, come riportato anche da diversi telegiornali e testate, negli ultimi tempi anche in Italia si stanno diffondendo mascherine importate dalla Cina, che non offrono sicurezza in merito, perché provengono da territori esterni alla Comunità Europea, che quindi non sono tenuti a rispettare le stesse normative degli Stati Membri.
Eppure, esistono ormai tante aziende in Italia che si dedicano con cura e attenzione alla produzione di presidi di protezione individuale, impegnandosi per eseguire test e controlli specifici per il settore sanitario.
Splash Test: un controllo in più per le mascherine
Lo Splash Test è un controllo aggiuntivo che viene fatto sulle mascherine utilizzate da infermieri, medici e altro personale sanitario. Viene eseguito dall’Università di Bologna sulle mascherine chirurgiche per verificare la capacità di filtraggio rispetto a sostanze provenienti dall’estero, in particolare per gli schizzi di sangue.
Infatti, per effettuare il test viene si spruzza una sostanza rossa, chimicamente simile al sangue, con una pressione specifica. In seguito si taglia la mascherina per capire quanto la sostanza sia entrata in profondità. Si tratta di un ulteriore controllo effettuato da tante aziende italiane, come Sicura Mascherine, che propongono i propri presidi anche agli ospedali e strutture simili.
Insomma, ciò denota come molte aziende nostrane rappresentino una garanzia per le mascherine che usiamo ogni giorno.
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