Cosa devo fare prima del prelievo di sangue: digiuno, farmaci, dieta, sport

Redazione 04/05/21
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Una delle domande tipiche che si possa fare ad un infermiere è “ma cosa devo fare prima del prelievo di sangue?ed è ben riposta poiché ha sempre la risposta esatta. In questo articolo spiegheremo cosa fare prima degli esami del sangue per non sbagliare mai: devo rimanere sempre a digiuno? Devo prendere i farmaci? Posso fare sport la mattina prima del prelievo? E tanto altro ancora…

Indice

Cosa devo fare prima del prelievo di sangue e perché devo farlo?

Prima di fare il prelievo venoso, e quindi gli esami del sangue, è sicuramente consigliato rispettare alcune semplici regole. Ciò per evitare che gli esami vengano falsati da numerosi comportamenti errati e che la maggior parte delle persone non sanno nemmeno di compiere. In questo articolo vi elencheremo cosa fare prima del prelievo di sangue e per quale motivo è meglio seguire queste indicazioni.

Se nel caso, vi siete accorti di aver sbagliato, nulla di grave, non fatevi scrupolo ad avvisare l’infermiere che esegue il prelievo e che semplicemente deciderà se è il caso di proseguire (annotando semplicemente il dato per permettere al medico di contestualizzarlo) oppure rimandare ad altro momento.

Queste precauzioni sono necessarie perché è alto il rischio che in seguito a dati falsati si proceda a ulteriori e inutili accertamenti. Ad es. se fate colazione prima dell’esame della glicemia e non dite nulla all’infermiere che vi sta facendo il prelievo, il rischio è che questo dato possa comportare la richiesta di eseguire una curva glicemica (ovvero fino a 5 prelievi in una sola mattina!).

Devo tenere il digiuno prima del prelievo?

La verità è che il digiuno non è indicato per tutti gli esami ma… visto che per molti esami è necessario tenere il digiuno prima del prelievo venoso, e visto che non sempre è possibile discriminare per quale esame digiunare o non digiunare, l’accordo unanime di tutta la comunità clinica è che prima di fare il prelievo bisogna rimanere a digiuno!

Questo evita che il paziente debba decidere se deve rimanere o non rimanere a digiuno o che medici e infermieri vengano tartassati di richieste difficili da gestire, quindi la migliore soluzione è quella che include il principio di precauzione: nel dubbio meglio rimanere a digiuno.

Posso bere acqua la notte delle analisi del sangue?

Si può bere acqua anche cinque minuti prima del prelievo! A differenza degli alimenti solidi, bere moderatamente e soltanto acqua (non thè, caffe o altre bevande), non modifica ne altera il metabolismo e quindi non c’è alcun rischio di falsificare gli esami del sangue.

Anzi, una prolungata disidratazione e o anche semplicemente non bere per più di 8 ore in periodi estivi o in ambienti molto caldi potrebbe modificare alcuni valori come l’ematocrito o il sodio. Inoltre è sconsigliato anche fare la sauna o il bagno turco il giorno precedente l’esame. Quindi si può e si deve bere acqua la notte prima del prelievo, ma senza esagerare ovviamente.

Cosa mangiare la sera prima delle analisi del sangue?

La sera prima e i giorni precedenti bisogna mantenere una dieta il più possibile abituale, evitando eccessi o difetti. Lo scopo di molti esami (ad esempio colesterolo e altri lipidi) è verificare se il proprio stile di vita comporti un fattore di rischio per molte malattie.

Ridurre la dieta e fare i bravi qualche giorno prima degli esami del sangue è come barare! Inutile avere dei bei valori se poi si ritorna con il proprio stile di vita precedente. Quindi il consiglio è: i giorni prima e la sera prima delle analisi del sangue mangiare ciò che è di vostra abitudine, attenzionando che dalla fine del pasto serale al prelievo passino almeno 8 ore, preferibilmente almeno 12.

Cosa mangiare dopo le analisi del sangue?

Dopo il prelievo, spesso il primo desiderio è andare al bar a fare colazione. In realtà il miglior consiglio su cosa mangiare dopo le analisi del sangue è di consumare cibi facilmente digeribili, soprattutto se il numero di provette prelevate è stato numeroso, questo per aiutare l’organismo a reintegrare tutti i componenti persi con il prelievo.

È opportuno bere almeno un bicchiere d’acqua per recuperare la volemia persa con il prelievo e aiutare la pressione a risalire (soprattutto nelle persone ipotese).

Posso fare sport il giorno prima del prelievo?

Se si è persone sportive, un giorno senza fare sport è davvero una grossa seccatura. Purtroppo in caso di sforzi intensi e prolungati, alcuni analiti potrebbero essere rilasciati nel sangue aumentandone i valori il giorno dopo, come nel caso della creatinina. Pertanto, si può affermare che una leggera attività fisica il giorno prima non è sconsigliata, fondamentale è ricordarsi di non fare sforzi intensi e di limitarsi a un’attività moderata o addirittura leggera. 

In ogni caso è tassativo non fare sport o sforzi fisici, 12 ore prima del prelievo! Per la stessa ragione, è meglio evitare i massaggi e i trattamenti fisici o verificare con il proprio medico la necessità di rimandare il prelievo di qualche giorno in caso non prorogabile la fisioterapia o gli esami ecografici.

Posso prendere i farmaci prima delle analisi del sangue?

Le alterazioni dei valori del sangue durante l’assunzione di una terapia è comprovato da numerosi studi scientifici ma non è prevedibile prevedere come questi li influiscano per una serie innumerevole di fattori.

Quello che il paziente deve sapere per rispondere alla domanda se può prendere i farmaci prima delle analisi del sangue è che la migliore preparazione è quella in cui prima del prelievo venoso non si assumano farmaci di alcun tipo: ovviamente questa condizione è pressoché impossibile da seguire in molti casi.

Il consiglio è di parlarne direttamente con il proprio medico di base che deciderà in base alla vostra situazione clinica quali farmaci dovranno essere sospesi, quali rimandati a dopo il prelievo e quali assolutamente devono essere assunti.

Generalmente i farmaci non salvavita e gli antibiotici (soprattutto in caso di ricerca di batteri nel sangue) potrebbero essere rimandati dal medico a essere continuati dopo il prelievo, altri farmaci come la Levotiroxina (es. “Eutirox”) possono essere semplicemente assunti dopo il prelievo (ricordarsi anche di aspettare 30 minuti prima di fare colazione o prendere altri farmaci) e non prima, soprattutto se si vogliono dosare gli ormoni tiroidei.

Cosa devo sapere per prepararmi alle analisi del sangue?

Ci sono molte altre cose che dovresti sapere prima di fare il prelievo di sangue, te li elenchiamo velocemente:

  • Postura. Il cambio di postura può modificare molti analiti, è consigliato rimanere seduti almeno 15 minuti prima del prelievo.
  • Febbre. In alcuni pazienti fragili, uno stato febbrile potrebbe alterare i livelli glicemici.
  • Ansia e stress. Forti livelli di ansia e stress possono modificare alcuni valori del sangue come la conta leucocitaria, e alcuni ormoni presenti nel sangue come adrenalina, noradrenalina, prolattina e cortisolo.
  • Bambini. Il digiuno deve essere indicato tassativamente dal pediatra, le 8 ore spesso potrebbero essere eccessive.
  • Alcool. Prima del prelievo è sconsigliato assumere alcoolici come la birra o il vino.
  • Fumo. Non fumare almeno un’ora prima del prelievo.
  • Dosaggi di farmaci particolari. Se lo scopo del prelievo è dosare un determinato farmaco bisogna attendere circa due settimane.
  • Donne. Alcuni ormoni sessuali sono condizionati dalla fase del ciclo mestruale, se si cercano questi valori è necessario farsi specificare dal medico i giorni esatti per eseguire il prelievo.

Altre considerazioni importanti prima di lasciarci: questo articolo ha il solo scopo di informare e diffondere alcune informazioni utili per il paziente ma NON possono sostituire il parere del medico, a cui è d’obbligo sempre riferirsi per confermare queste raccomandazioni.

Sconsigliamo di prendere iniziative senza prima il consulto del proprio medico in base alle informazioni qui lette perché queste raccomandazioni devono essere necessariamente contestualizzate in base alla vostra situazione e quadro clinico. Leggi qui per maggiori informazioni sul nostro disclaimer.

Autore: Dario Tobruk  (seguimi anche su Linkedin – Facebook Instagram)

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L’idea che l’utilizzo di strumenti come l’ecografo debba essere limitato solo ai medici è obsoleta e non fondata. Senza alcun dubbio l’ecografia è una scienza e un’arte che può essere appresa e utilizzata da professionisti sanitari non medici, come gli infermieri, per fornire un contributo prezioso all’assistenza sanitaria e alla cura del paziente.L’obiettivo di questo testo è quindi fornire le basi, la conoscenza e in qualche modo anche la cultura necessaria per fare sì che, al pari di altre metodiche, in precedenza di peculiare attività medica, anche l’ecocardiografia possa iniziare a far parte del corpus clinico-assistenziale dell’attività degli infermieri. Dario TobrukInfermiere specializzato in tecniche di ecografia cardiovascolare e medical writer; attualmente si occupa di Wound Care e Cure Palliative in ambito territoriale. Ha fondato e diretto il sito DimensioneInfermiere.it in collaborazione con la casa editrice Maggioli, con la quale ha anche pubblicato il volume ECG Facile: dalle basi all’essenziale.

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