Era assunta a tempo indeterminato presso la struttura di Belvedere Marittimo (Cosenza) Tirrenia Hospital, l’infermiera Alina Vlad. Quando, a un certo punto, in piena pandemia, fu licenziata. Le motivazioni? Interessanti.
La contestazione domiciliare
Il giorno 6 aprile 2020, la struttura sanitaria le inviò una contestazione disciplinare in quanto “rientrando da alcuni giorni di malattia in cui presentava sintomatologia sospetta, visto il momento storico, in data 29/03/2020 durante il proprio turno di servizio si recava al pre-triage del Pronto Soccorso di codesta struttura, effettuava Tc Torace suggestiva per polmonite virale.
Pertanto veniva effettuato Test Rapido Covid -19, che documentava la positività anticorpale indice di penetrazione nel torrente circolatorio e quindi di infezione attiva già in atto da giorni”.
Sospensione e licenziamento
Con questa motivazione, la professionista fu sospesa dal rappresentante legale pro tempore della struttura, Giorgio CrispinoIl; fino alla completa risoluzione del rapporto di lavoro, che arrivò di lì a breve (luglio 2020).
La Vlad, come prevedibile, non accettò questa spropositata ‘punizione’ e presentò ricorso, assistita dagli avvocati Romolo Reboa e Roberta Verginelli.
I legali, “oltre a ricordare che le norme di sicurezza sul lavoro impongono alle aziende di occuparsi della tutela della salute dei lavoratori e non viceversa, hanno invocano anche l’applicazione della normativa italiana ed europea a tutela del whistleblower, fatto che si ritiene sia per la prima volta che avviene in Calabria”.
Reintegro e risarcimento
E hanno vinto: il giudice del lavoro del Tribunale di Paola, Antonio Dinatolo, ha annullato il licenziamento e ordinato il reintegro immediato della donna.
Ma non solo: alla ricorrente, come riportato dal Corriere della Calabria, l’azienda dovrà corrispondere il pagamento di una indennità risarcitoria commisurata all’ultima retribuzione dal giorno del licenziamento sino a quello dell’effettivo reintegrazione (comunque non superiore alle dodici mensilità); altresì, il Tirrenia Hospital dovrà provvedere al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali maggiorati di interessi nella misura legale e provvedere al pagamento delle spese legali (4.000 euro).
Autore: Alessio Biondino
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