Le Convulsioni: come una canzone può salvare una vita

Redazione 05/08/21
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Certe iniziative aiutano a riflettere, alcune ad abbracciare una causa e qualcun’altra a raccogliere fondi per missioni umanitarie. Altre, invece, puntano più in alto. Alcune iniziative provano a salvare vite. Come si gestisce una convulsione? Cosa bisogna fare per evitare i tanti pericoli insiti in questo episodio tanto difficile da gestire?

Le Convulsioni: come una canzone può salvare una vita

Christian Manzi, infermiere esperto di primo soccorso, formatore nel campo dell’Emergenza e Urgenza e fondatore di CSE Formazione, ente accreditato per la formazione specialistica in area critica, ha prodotto, in collaborazione con i Cosentino Brothers, il brano intitolato “Le Convulsioni”, un ritornello melodioso e orecchiabile, uno di quelli che ti rimane in testa tutto il giorno e che ti ritrovi a canticchiare mentre passeggi con il cane. Strofe che, grazie ad una sorprendente abilità canora del nostro collega non nuovo a iniziative simili e con una semplicità disarmante, ti insegnano ogni singolo passo da fare per gestire un episodio convulsivo.

Dal primo evento fino alla gestione della convulsione, ogni rima è incastonata per trasformarsi in una preziosa lezione: conoscere le giuste manovre da adottare al fine di gestire la convulsione in piena sicurezza e consapevolezza.

La diffusione è sicuramente destinata ai cittadini, soprattutto ai bambini e ai loro genitori. Noi di Dimensione Infermiere non possiamo che sposare in pieno questa missione. Se una canzone può salvare una vita, anche una soltanto, merita di essere ascoltata da tutto il mondo!

Assistere a casa

Da chi svolge quotidianamente un lavoro a contatto con le persone malate e i loro contesti famigliari, e che affronta con loro tutto quello che può accadere dentro le case durante l’assistenza domiciliare, nasce questo agile e utilissimo manuale. Non è un testo enciclopedico, non vuole avere, per spirito degli autori stessi, la presunzione di risolvere qualsiasi problema si possa presentare nel corso dell’assistenza domiciliare. Un’assistenza domiciliare non può prescindere dalla possibilità di effettuare a domicilio le cure necessarie ed eventuali esami diagnostici. per questo c’è bisogno di creare un équipe ben addestrata di sanitari coordinati fra loro, di assicurare una reperibilità 24 ore su 24, e di avere la certezza di una base di riferimento, fulcro importantissimo, quale la famiglia e i volontari. Proprio loro infatti rappresentano il raccordo essenziale tra il paziente e il professionista. spesso si trovano a confrontarsi con una realtà diversa, piena di incognite. Devono essere edotti sui diversi aspetti della malattia ma è fondamentale che conoscano il confine entro cui muoversi e quando lasciar posto al personale sanitario. Conoscere significa non ignorare e non ignorare significa non aver paura: una flebo che si ferma non deve creare panico nei famigliari o nel volontario, anche perché essendo loro il punto di riferimento per il paziente sono loro i primi a dare sicurezza e questo avviene solo se si conoscono i problemi. Il testo cerca perciò di porre l’attenzione sulle necessità più importanti, sui dubbi più comuni, sulle possibili situazioni “difficili” che a volte divengono vere urgenze, non dimenticando i piccoli interrogativi che spesso sono sembrati a noi stessi banali ma che, al contrario, sono stati motivo di forte ansia non solo per il paziente ma anche per i famigliari e per i volontari alle prime esperienze. Giuseppe Casale, specialista oncologo e gastroenterologo, è fondatore dell’Associazione, Unità Operativa di Cure Palliative ANTEA, di cui è anche Coordinatore Sanitario e Scientifico. Membro di molte Commissioni del Ministero della Sanità in ‘Cure Palliative’, è autore di diverse pubblicazioni, nonché docente in numerosi Master Universitari. Chiara Mastroianni, infermiera esperta in cure palliative, è presidente di Antea Formad (scuola di formazione e ricerca di Antea Associazione), e membro del comitato scientifico dei Master per infermieri e medici in cure palliative dell’ Università degli studi di Roma Tor Vergata.

Chiara Mastroianni, Giuseppe Casale | 2011 Maggioli Editore

16.00 €  12.80 €

A voi il video e il testo!

Il testo della canzone:

Oggi parleremo di un argomento particolare
ricco di emozioni,
spiegheremo come trattare
le convulsioni!

Se è la prima volta devi andare all’Ospedale,
per poter verificare cosa o chi la può causare,
tanto meno male trovata la causale,
dalla prossima volta da solo te la puoi cavare
ricorda la manovra non ti devi impanicare
tieni forte la testa e intorno devi controllare
che nessun oggetto potrà fargli male
allora canta insieme a noi…. Non ti spaventare

SI LO SO SONO BRUTTE DA VEDERE
MA SE LE CONTROLLI NON HAI NULLA DA TEMERE,
LE CONVULSONI SONO UNA COSA ESAGERATA, REAZIONE DEL CERVELLO MA DEL TUTTO ALTERATA

Ma adesso fai attenzione ascolta bene la lezione
Se hai davanti una reazione preparati all’azione
Tieni ferma testa con cura e delicatezza
difendila dai colpi finchè la reazione cessa
e non aprir la bocca finchè trema tu aspetta
che perde tono muscolare a volte la coscienza
adesso è il momento te lo dico con certezza
giralò in posizione laterale di sicurezza

SI LO SO SONO BRUTTE DA VEDERE
MA SE LE CONTROLLI NON HAI NULLA DA TEMERE,
LE CONVULSONI SONO UNA COSA ESAGERATA, REAZIONE DEL CERVELLO MA DEL TUTTO ALTERATA

Spesso la febbre oppure infezioni
Molte sono le cause delle convulsioni
Dipende molto dall’età e da altre situazioni
Ma ciò che conta è che davanti alle convulsioni
Ognuno sappia prender le giuste decisioni
Così da tutelare tutte le popolazioni
E allora divulghiamo più informazioni
Cosi da formare tutti i genitori

L BIMBO TREMA TREMA TREMA TREMA
IL BIMBO TREMA TREMA TREMA TREMA
Sbatte le mani e piedi stringe i denti ma…
È questione di secondi

SI LO SO SONO BRUTTE DA VEDERE
ALLORA TI RIPETO NON HAI NULLA DA TEMERE,
LE CONVULSONI SONO UNA COSA ESAGERATA, REAZIONE DEL CERVELLO MA DEL TUTTO ALTERATA

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