La presa di posizione degli Ordini contro i professionisti sanitari no-vax

Redazione 12/01/22
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Pubblichiamo il documento delle Federazioni Nazionali degli Ordini delle Professioni Nazionali: la presa di posizione unitaria nei confronti di tutti i professionisti sanitari che, imperterriti di fronte all’evidenza, continuano a sostenere posizioni anti-scientifiche nei social e nei rapporti con i cittadini. 


Position Statement sui comportamenti antiscientifici e/o contrari all’obbligo vaccinale dei Professionisti Sanitari e sociosanitari rispetto alla pandemia da SARS-CoV-2

Le Federazioni Nazionali degli Ordini delle Professioni Sanitarie e il Consiglio nazionale
degli ordini degli Assistenti sociali, riuniti nel tavolo interfederativo costituito per affrontare
il tema delle violazioni deontologiche da parte degli iscritti e configurate da comportamenti
manifestatamente antiscientifici, rispetto alla pandemia da SARS-CoV-2 ed al ruolo dei
vaccini antivirali, quale patrimonio culturale e valoriale condiviso:

RICHIAMANO

l’art. 32 della nostra Costituzione, che tutela la salute pubblica quale fondamentale diritto
dell’individuo e interesse della collettività.

RIBADISCONO CON FORZA

il ruolo degli Ordini delle Professioni Sanitarie e del Consiglio nazionale degli ordini degli
Assistenti sociali, Enti sussidiari dello Stato, istituiti al fine di tutelare gli interessi pubblici,
garantiti dall’ordinamento e connessi all’esercizio professionale, nonché la responsabilità
del ruolo di garanzia della tutela della salute in capo all’esercente le professioni sanitarie.

ADERISCONO

al ruolo degli Ordini delle Professioni Sanitarie e sociosanitarie nel promuovere ed
assicurare l’indipendenza, l’autonomia e la responsabilità delle professioni e dell’esercizio
professionale, la qualità tecnico-professionale, la valorizzazione della relativa funzione
sociale, la salvaguardia dei diritti umani e dei principi etici dell’esercizio professionale al
fine di garantire la tutela della salute individuale e collettiva;

CONDANNANO APERTAMENTE

gli esercenti le professioni sanitarie e socio sanitarie che utilizzano i social media o altri
canali comunicativi per divulgare ideologie antiscientifiche, intervenendo senza adeguata
cognizione di causa in merito alle evidenze e ad una conoscenza oggettiva dei fenomeni
di cui discute; tali atteggiamenti hanno la conseguenza di minare l’autorevolezza e
l’immagine di tutta la comunità professionale e sminuiscono la credibilità professionale e istituzionale nei confronti della società civile, della politica e del sistema sanitario in
generale entro cui si opera.

EVIDENZIANO IL CONFLITTO DEONTOLOGICO

quando il professionista sanitario e socio sanitario:

  • non orienta il suo agire al bene della persona, della famiglia e della collettività,
    soprattutto se riferito a soggetti fragili;
  • non promuove la cultura della salute, basata sulle evidenze scientifiche;
  • non riconosce il valore della ricerca scientifica e della sperimentazione accreditata;
  • nella comunicazione non si agisce con sobrietà, correttezza, rispetto, trasparenza e
    veridicità;
  • non tutela il decoro personale e non salvaguarda il prestigio della professione e
    della comunità scientifica.

CONDIVIDONO IN MODO UNITARIO

la necessità di agire con particolare fermezza e rigore disciplinare, qualora i
comportamenti dei professionisti sanitari e socio sanitari risultassero non in linea con i
codici etici e deontologici delle rispettive professioni sanitarie, ed in particolare quando
finalizzati a orientare l’opinione pubblica verso convincimenti non basati su presupposti
scientifici o in netto contrasto con la tutela della salute individuale e collettiva,
particolarmente se gli stessi si fondassero sull’utilizzo strumentale del ruolo di
professionista sanitario.

Le Federazioni Nazionali degli Ordini delle Professioni Sanitarie e Sociali

  • FNOPI (Federazione nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche)
  • FNOMCeO (Federazione nazionale Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri)
  • FNOPO (Federazione nazionale Ordini della Professione di Ostetrica)
  • FNOVI (Federazione nazionale Ordini dei Veterinari italiani)
  • FNO TSRM e PSTRP (Federazione nazionale Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle Professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e dellaprevenzione)
  • FNCF (Federazione nazionale Ordini dei Chimici e Fisici)
  • ONB (Ordine nazionale dei Biologi)
  • CNOP (Consiglio Nazionale Ordine Psicologi )
  • CNOAS (Ordine Assistenti sociali Consiglio nazionale)

Per saperne di più: “Gli aspetti giuridici dei vaccini”

La necessità di dare una risposta a una infezione sconosciuta ha portato a una contrazione dei tempi di sperimentazione precedenti alla messa in commercio che ha suscitato qualche interrogativo, per non parlare della logica impossibilità di conoscere possibili effetti negativi a lungo termine.

Questo volume intende fare chiarezza, per quanto possibile, sulle questioni più discusse in merito alla somministrazione dei vaccini, analizzando aspetti sanitari, medico – legali e professionali, anche in termini di responsabilità.

Gli aspetti giuridici dei vaccini

La necessità di dare una risposta a una infezione sconosciuta ha portato a una contrazione dei tempi di sperimentazione precedenti alla messa in commercio che ha suscitato qualche interrogativo, per non parlare della logica impossibilità di conoscere possibili effetti negativi a lungo termine. Il presente lavoro intende fare chiarezza, per quanto possibile, sulle questioni più discusse in merito alla somministrazione dei vaccini, analizzando aspetti sanitari, medico – legali e professionali, anche in termini di responsabilità.   Fabio M. DonelliSpecialista in Ortopedia e Traumatologia, Medicina Legale e delle Assicurazioni e in Medicina dello Sport. Profes­sore a contratto presso l’Università degli Studi di Milano nel Dipartimento di Scienze Biomediche e docente presso l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino. Già docente nella scuola di Medicina dello Sport dell’Uni­versità di Brescia, già professore a contratto in Traumatologia Forense presso l’Università degli Studi di Bologna e tutor in Ortopedia e Traumatologia nel corso di laurea in Medicina Legale presso l’Università degli Studi di Siena. Responsabile della formazione per l’Associazione Italiana Traumatologia e Ortopedia Geriatrica. Promotore e coordinatore scientifico di corsi in ambito ortogeriatrico, ortopedico-traumatologico e medico-legale.Mario GabbrielliSpecialista in Medicina Legale. Già Professore Associato in Medicina Legale presso la Università di Roma La Sapienza. Professore ordinario di Medicina Legale presso la Università di Siena. Già direttore della UOC Me­dicina Legale nella Azienda Ospedaliera Universitaria Senese. Direttore della Scuola di Specializzazione in Me­dicina Legale dell’Università di Siena, membro del Comitato Etico della Area Vasta Toscana Sud, Membro del Comitato Regionale Valutazione Sinistri della Regione Toscana, autore di 190 pubblicazioni.Con i contributi di: Maria Grazia Cusi, Matteo Benvenuti, Tommaso Candelori, Giulia Nucci, Anna Coluccia, Giacomo Gualtieri, Daniele Capano, Isabella Mercurio, Gianni Gori Savellini, Claudia Gandolfo.

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