Pescara, gli infermieri fanno tamponi e vaccini senza Ffp2?

A seguito di una visita ispettiva presso i centri vaccinali anti Covid e nei punti dove si feseguono i tamponi della Asl di Pescara, il vice presidente del consiglio regionale Domenico Pettinari (M5S) ha segnalato delle inquietanti anomalie.

Mancano mascherine Ffp2

In primis, vi sarebbe una pericolosa mancanza delle mascherine Ffp2 da destinare al personale sanitario che esegue le vaccinazioni e gli screening di massa. Praticamente: gli operatori eseguirebbero tamponi e vaccini, stando perciò a meno di un metro da cittadini potenzialmente infetti, senza dispositivi di protezione adeguati.

Come spiegato da Pettinari a Il Pescara, “da qui partono i medici, gli infermieri e gli Oss (operatori socio sanitari) che in questi giorni sono impiegati nella somministrazione dei vaccini a domicilio e negli hub, nonché il personale sanitario che effettua i tamponi per gli screening di massa.

Abbiamo scoperto che questi professionisti, che svolgono un ruolo fondamentale per la lotta al Covid, non hanno neanche l’ausilio base delle FFp2 perché la Asl non sarebbe in grado di fornirle e devono provvedere ad acquistarle di tasca propria o  accontentarsi delle mascherine chirurgiche che, però, non sono assolutamente adatte allo scopo.”

Inaccettabile

È inaccettabile che in questo periodo proprio l’azienda sanitaria locale abbia una carenza così importante di dispositivi di protezione, per questo ho voluto immediatamente incontrare il direttore generale con cui ho avuto un colloquio propositivo e mi è sembrato predisposto a mettere in campo tutto quanto possibile per risolvere al più presto la situazione.

Ora la Regione Abruzzo deve fare la sua parte, chiedo pertanto all’assessore Verì di interessarsi immediatamente della questione e di monitorare e accelerare il più possibile l’arrivo di una fornitura adeguata di dispositivi di protezione, prima fra tutti le mascherine Ffp2. 

È inaccettabile che si sia arrivati a questo punto senza che chi di dovere muovesse un dito: non servono chiacchere e propaganda contro la pandemia ma azioni costanti e monitoraggio dei servizi per rendersi conto di cosa non funziona e su cosa intervenire.

Mi aspetto una risposta e un’azione immediata dall’Assessore alla Sanità, noi certo continueremo a tenere alta l’attenzione sulla questione” conclude il vice presidente.

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Alessio Biondino

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