Valorizzazione? I media presentano l’infermiera pole dancer

Si parla tanto di stereotipi duri a morire, di scarsa valorizzazione, di informare i cittadini circa il ruolo fondamentale e delicato dei professionisti della sanità, di stipendi ridicoli e di scarso riconoscimento sociale degli infermieri.

In un periodo di “Stati Generali”…

Eppure… Dopo l’imbarazzante fiction (Lea, VEDI) che voleva in qualche modo presentare il mondo degli infermieri agli utenti (ma ha prodotto l’ennesima caricatura ai nostri danni), proprio in questi giorni dove la professione infermieristica ha avviato gli “Stati Generali” per confrontarsi sul futuro della professione (VEDI), i media parlano come se nulla fosse di infermiere “pole dancers”.

Infermiera campionessa di pole dance

Eh già, avete capito bene. Su La Provincia di Cremona, stamattina, è stato pubblicato un pezzo dal titolo “Infermiera per lavoro, pole dancer col cuore” (VEDI), con ben in mostra la foto della protagonista del pezzo in costume avvinghiata a un palo.

L’articolo descrive la passione di Alessia, collega di Casalmaggiore, che ha portato quello che era un suo hobby a livelli elevatissimi, fino a vincere il titolo regionale Lombardia di Pole Dance nella categoria Over 50.

La pole dance non è la lap dance

E fin qui, lo sottolineiamo, non c’è assolutamente nulla di male, anche perché la Pole dance non è la Lap dance: mentre quest’ultima nasce come spettacolo erotico ludico e d’intrattenimento, la pole dance è un’attività sportiva a tutti gli effetti che prevede l’esecuzione di figure acrobatiche, che richiedono notevoli doti di forza, scioltezza, coordinazione, agilità, flessibilità e resistenza. 

Che confusione

Ma… Quanti cittadini lo sanno? E perché, ancora una volta, per i media, sembra pressoché indispensabile associare il termine “infermiera” a qualcosa che non ha nulla a che fare con la professione e che, anzi, può metterla in una luce quantomeno confusa e discutibile agli occhi degli utenti?

Non si poteva parlare dell’Alessia campionessa di pole dance senza necessariamente tirare in ballo il suo appartenere alla categoria infermieristica nel titolo e magari evitando di mostrare la sua foto appesa alla pertica? 

È davvero così difficile capire che presentare una professionista intellettuale, iscritta ad un Albo e tutelata da un Ordine professionale, come una donna appesa a un palo e quasi in mutande possa risultare potenzialmente lesivo per una professione intera o almeno un tantino confondente per i cittadini?

Sesso in pronto soccorso, medico e infermiera ripresi in video?

Alessio Biondino

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