Il 28esimo report nazionale elaborato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Inail, ha rilevato che da inizio 2022 i contagi (denunciati) da Covid sul lavoro sono stati 80994.
I primi 3mesi del 2022
Come evidenziato dall’Istituto, “Nei primi tre mesi di quest’anno si sono superati i casi registrati nell’intero 2021”, con un picco verificatosi a gennaio di ben 29615 segnalazioni e coi mesi successivi che sono risultati “tra quelli con più casi dal gennaio 2021 in poi”.
Sui decessi, “Il report conferma anche il trend in diminuzione dei casi mortali. Tra gennaio e giugno di quest’anno sono stati denunciati 11 decessi, pari all’1,3% degli 877 casi mortali segnalati dall’inizio della pandemia”.
I lavoratori della sanità
Ovviamente, ancora una volta, i lavoratori della sanità e dell’assistenza sociale sono stati i più colpiti: il 63,3% delle denunce e il 21,5% dei casi mortali risultano relativi a ospedali, case di cura e di riposo, istituti, cliniche e policlinici universitari, residenze per anziani e disabili, ecc.
Gli infermieri i più colpiti
E la categoria dei tecnici della salute, col 37,6% delle segnalazioni, è quella più colpita. Vi sono stati inseriti gli infermieri, che grazie all’82,3% delle denunce, vantano il primato indiscusso in tal senso. Seguono poi gli OSS (16,3%), i medici (9,4%), gli OSA e gli impiegati amministrativi (entrambe il 5,6%), gli ausiliari, i portantini e i barellerei (4,4%).
Sui decessi totali tra i “tecnici”, che ammontano al 9,1% del totale, ben due terzi sono infermieri.
“Il 10% degli infermieri si è licenziato nell’ultimo mese, è emergenza”
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