Nasce il Sistema Sanitario Nazionale, il 23 dicembre 1978 con la legge n.833.
in Italia, fino alla prima costituzione del Sistema Sanitario Nazionale il diritto alla salute non era garantito a tutti i cittadini. Sistema che nasce solo nel 78’. Non una semplice “supermutua” ma una riorganizzazione del SSN, dalla capillarizzazione territoriale fino alla punta del vertice decisionale. Un inquadramento organizzato di tutte le strutture e del personale al fine di creare un sistema efficiente, che in nome dei principi di dignità, salute, equità, appropriatezza ed economicità, possa distribuire servizi sanitari in maniera uniforme su tutto il territorio.
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Prima Riforma del SSN, la legge n.502 del 1992
In seguito alla formazione del Sistema Sanitario Nazionale con la 833/78, si voleva rimediare ai buchi neri economici del sistema fallimentare delle mutue. Purtroppo il nuovo sistema non era migliore, e si prospettavano soluzioni radicali.
La risposta all’insostenibilità del sistema di finanziamento e ai problemi del SSN è la prima riforma: la 502/1992. Essa insegue sostanzialmente tre principi:
- l’aziendalizzazione
- l’orientamento al “mercato”
- la distribuzione di responsabilità alle regioni.
Legge 502/92 – Riassunto della prima riforma del Sistema Sanitario Nazionale
La riforma-Ter, la 229/1999 o riforma Bindi
L’ultima grande riforma sanitaria la 229/1999, decreto Bindi o chiamata la Riforma-ter, è l’ultimo passo legislativo ad oggi che il sistema sanitario ha compiuto dalla sua costituzione(link). Completando il processo di organizzazione e razionalizzazione necessario per raggiungere un servizio sanitario nazionale efficiente ed efficace.
Il Sistema Sanitario Nazionale: La riforma-Ter, la 229/1999, la Riforma Bindi
- Il Piano Sanitario Nazionale stabilisce i livelli essenziali ed uniformi di assistenza (LEA) che lo Stato garantisce al cittadino in maniera gratuita o con partecipazione (ticket).
- Vengono delineati i limiti economico funzionali dei servizi sanitari, impostando una mentalità basata sull’evidenza scientifica, o evidence based medicine.
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L’evidenza scientifica e l’appropriatezza clinica di ogni trattamento ne autorizza l’eventuale uso. Non vengono garantite prestazioni che:
- non rispondono a necessità assistenziali previste dai principi inspiratori
- non efficaci su base d’ evidenze scientifiche o non efficaci per soggetti che non corrispondono alla situazione clinica raccomandato
- quando esiste un trattamento che a parità di risultati sia più economico
- il Piano sanitario nazionale ha durata triennale, per questo motivo gli ECM vengono definiti nel triennio perchè corrispondono a interessi generali del SSN a cui gli operatori devono formarsi ed attenersi.
Un manuale infermieristico per imparare a interpretare i referti ecocardiografici
Ecocardio Facile – Dalle basi all’essenziale
L’idea che l’utilizzo di strumenti come l’ecografo debba essere limitato solo ai medici è obsoleta e non fondata. Senza alcun dubbio l’ecografia è una scienza e un’arte che può essere appresa e utilizzata da professionisti sanitari non medici, come gli infermieri, per fornire un contributo prezioso all’assistenza sanitaria e alla cura del paziente.L’obiettivo di questo testo è quindi fornire le basi, la conoscenza e in qualche modo anche la cultura necessaria per fare sì che, al pari di altre metodiche, in precedenza di peculiare attività medica, anche l’ecocardiografia possa iniziare a far parte del corpus clinico-assistenziale dell’attività degli infermieri. Dario TobrukInfermiere specializzato in tecniche di ecografia cardiovascolare e medical writer; attualmente si occupa di Wound Care e Cure Palliative in ambito territoriale. Ha fondato e diretto il sito DimensioneInfermiere.it in collaborazione con la casa editrice Maggioli, con la quale ha anche pubblicato il volume ECG Facile: dalle basi all’essenziale.
Dario Tobruk | Maggioli Editore 2024
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