Le Strutture Residenziali stanno valutando l’opportunità di adottare Linee Guida interne finalizzate alla gestione delle principali urgenze di carattere medico anziché attivare un immediato invio in Pronto Soccorso che potrebbe risultare inappropriato sia per motivi organizzativi che clinici.
Nell’ambito dei contesti sanitari nei quali sono state già diffuse, le Linee Guida rappresentano anche un valido strumento per favorire l’aggiornamento delle competenze dei professionisti sanitari.
Valutare il paziente con le scale EWS e NEWS
Tipicamente queste Linee Guida contengono score, sistemi a punteggio e scale di valutazione tra i quali merita un approfondimento l’EWS.
Scala di valutazione EWS
Early Warning Scores consente di identificare le fasi acute di malattia e di predisporre cure ed assistenza appropriate. Il principio di base di EWS è la raccolta di parametri fisici di usuale e facile riscontro in una scala a punteggio che consenta una veloce e condivisa valutazione dello stato clinico ai sanitari dopo un’adeguata formazione.
Scala di valutazione NEWS
La versione finale, prodotta dal Royal College of Physicians (UK) nel luglio 2012 è il National Early Warning Score (NEWS) il quale fornisce uno standard di riferimento universale per la valutazione del decorso clinico di un paziente con le sole eccezioni della casistica pediatrica e ostetrica e delle cure di fine vita.
Il NEWS può essere utilizzato per migliorare:
- la valutazione degli stati acuti di malattia
- la sorveglianza dei possibili peggioramenti
- la tempestività e l’appropriatezza dei soccorsi
Ambito di applicazione della scala di valutazione News
Negli ospedali
- colgono il deterioramento delle funzioni fisiologiche prima che le alterazioni precipitino a cascata
- definiscono l’intensità di cura necessaria fornendo indicazioni precise per la frequenza e la tipologia dell’assistenza nelle sezioni di degenza.
Nel territorio
- forniscono una chiara indicazione del livello di gravità
- aiutano a individuare il cut-off per l’invio al dipartimento di emergenza e urgenza
Monitorare in emergenza, una guida:
Guida al monitoraggio in Area Critica
Il monitoraggio è probabilmente l’attività che impegna maggiormente l’infermiere qualunque sia l’area intensiva in cui opera.Non può esistere area critica senza monitoraggio intensivo, che non serve tanto per curare quanto per fornire indicazioni necessarie ad agevolare la decisione assistenziale, clinica e diagnostico-terapeutica, perché rilevando continuamente i dati si possono ridurre rischi o complicanze cliniche.Il monitoraggio intensivo, spesso condotto con strumenti sofisticati, è una guida formidabile per infermieri e medici nella cura dei loro malati. La letteratura conferma infatti che gli eventi avversi, persino il peggiore e infausto, l’arresto cardiocircolatorio, non sono improvvisi ma solitamente vengono preannunciati dal peggioramento dei parametri vitali fin dalle 6-8 ore precedenti.Il monitoraggio è quindi l’attività “salvavita” che permette di fare la differenza nel riconoscere precocemente l’evento avverso e migliorare i risultati finali in termini di morbilità e mortalità.Riconosciuto come fondamentale, in questo contesto, il ruolo dell’infermiere, per precisione, accuratezza, abilità nell’uso della strumentazione, conoscenza e interpretazione dei parametri rilevati, questo volume è rivolto al professionista esperto, che mette alla prova nelle sue conoscenze e aggiorna nel suo lavoro quotidiano, fornendo interessanti spunti di riflessione, ma anche al “novizio”, a cui permette di comprendere e di utilizzare al meglio le modalità di monitoraggio. A cura di:Gian Domenico Giusti, Infermiere presso Azienda Ospedaliero Universitaria di Perugia in UTI (Unità di Terapia Intensiva). Dottore Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche. Master I livello in Infermieristica in anestesia e terapia intensiva. Professore a contratto Università degli Studi di Perugia. Autore di numerose pubblicazioni su riviste italiane ed internazionali. Membro del Comitato Direttivo Aniarti.Maria Benetton, Infermiera presso Azienda ULSS 9 di Treviso. Tutor Corso di laurea in Infermieristica e Professore a contratto Università degli Studi di Padova. Direttore della rivista “SCENARIO. Il nursing nella sopravvivenza”. Autore di numerose pubblicazioni su riviste italiane. Membro del Comitato Direttivo Aniarti.
a cura di Gian Domenico Giusti e Maria Benetton | 2015 Maggioli Editore
15.00 € 14.25 €
Indicazioni all’uso della scala News
Per la clinica
- fornisce misure standardizzate dei livelli di gravità negli stati acuti di malattia
- strumento di sorveglianza per tracciare l’andamento clinico e per avvertire di ogni eventuale possibile situazione di deterioramento
Per la formazione professionale
- strumento utile per standardizzare la formazione del personale impegnato nelle cure ospedaliere e nel soccorso al di fuori dell’ospedale
Per la valutazione, la ricerca e l’innovazione
- consente la produzione di dati standardizzati sulla variabilità della gravità clinica e di dati sulla necessità di interventi assistenziali
- misura gli esiti clinici ottenuti e i risultati delle terapie
Metodologia
1) Definizione dei parametri fisiologici fondati su misure fisiologiche routinarie
- Frequenza del respiro
- Saturazione di ossigeno
- Temperatura corporea
- Pressione sistolica arteriosa
- Frequenza cardiaca
- Stato di coscienza
2) Punteggio e pesi applicati a ciascun parametro
- Ciascun parametro è graduato in livelli, a ciascuno dei quali è attribuito un valore numerico
- La somma dei valori numerici fornisce la misura dello scostamento dalla fisiologia normale
- Lo score è maggiorato nei casi in cui sia necessaria l’ossigenoterapia
3) Soglie per ogni singolo parametro e per parametri aggregati
- Si riferisce a una situazione estrema di un singolo parametro o di più parametri aggregati contraddistinti da un colore (es rosso per consentire l’identificazione rapida del rischio clinico alto)
- I valori estremi di ciascun parametro (per esempio una frequenza cardiaca < 40 batt/min o una frequenza respiratoria di <8 atti min o una temperatura corporea < 35 °C) non possono essere ignorati e richiedono una valutazione clinica urgente
4) Risposta clinica alla soglia in termini di urgenza, di competenza di chi assiste e di frequenza del successivo monitoraggio
- la frequenza dei controlli è funzione della gravità
- punteggio 0: frequenza minima di monitoraggio ogni 12 ore
- punteggio da 1 a 4: frequenza di controllo deve essere ogni 4-6 ore a meno che non ci siano indicazioni cliniche diverse
- punteggio da 5 a 6 o per un punteggio “rosso”: frequenza dei controlli deve essere almeno oraria e deve essere mantenuta fino a eventuale revisione
- per gravità >7 le funzioni vitali devono essere monitorate in continuo
Carte della Scala di valutazione NEWS
Riconoscere l’aggravamento delle condizioni dell’assistito
In questo senso, il News rappresenta un efficace strumento di valutazione utile per il riconoscimento precoce dell’aggravamento delle condizioni della persona assistita e può essere utilizzato per fornire misure standardizzate dei livelli di gravità negli stati acuti di malattia sia nei pazienti già ricoverati sia in quelli visti in ambito territoriale al fine di valutare il più adeguato setting di cura e per gestire le più importanti e frequenti urgenze mediche che potrebbero accadere alle persone assistite.
Per approfondimenti:
AUTORE : Gianluigi Romeo
Leggi anche:
http://www.dimensioneinfermiere.it/terapia-essenziale-monitoraggio-respiratorio-di-base-ega-e-ossigenoterapia/
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