A Fermo è grande festa per 38 nuovi laureati in Infermieristica. La cerimonia, svoltasi oggi presso il teatro dell’Aquila, ha visto la presenza anche di diverse autorità del territorio, che come avviene spesso hanno descritto quello dell’infermiere come un lavoro traboccante di amore (VEDI Il Resto del Carlino).
C’era il rettore Gianluca Gregori, che ha sottolineato: «Un impatto meraviglioso celebrare le lauree qui. Ci tenevo ad essere qui, voglio dare un messaggio alle famiglie che hanno fatto sacrifici e ci hanno affidato il bene più prezioso. Qui a Fermo c’è un attaccamento e una relazione fortissima tra docenti e studenti, è un fatto rilevante e raro.
L’università sta crescendo, le matricole aumentano, siate orgogliosi. La professione dell’infermiere richiede competenze, ma per attività come questa è particolarmente importante l’elemento umano. Non è solo un lavoro, questo è uno dei giorni che si ricorda, a tutti auguri per il futuro».
Altresì, il prefetto D’Alascio si è così rivolto ai nuovi infermieri: «Il rispetto della dignità delle persone vi guidi sempre, in un lavoro che richiede amore e passione per l’altro, nella solidarietà e nell’empatia». Tra i presenti c’era anche il presidente dell’Opi locale, Luca Moreschini, che ha spiegato: «Ho conosciuto questi ragazzi in reparto, ho visto grande umanità e so che sapranno essere pronti, oggi si inizia ad essere professionisti».
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