Abuso aziendale della pronta disponibilità per colmare le carenze: infermieri risarciti


Pronta disponibilità e abusi aziendali a cifre irrisorie: la Corte d’Appello di Campobasso ha emesso una sentenza significativa, condannando l’Asrem a risarcire oltre 400.000 euro per la violazione e la falsa applicazione di un istituto contrattuale, dopo l’annullamento da parte della Corte di Cassazione (VEDI Il Giornale del Molise).


Questo successo è il frutto di un impegno iniziato nel 2012 dagli avvocati Gaetano Caterina e Ornella Mancini, che hanno assistito i lavoratori in tutti i quattro gradi di giudizio. La causa è stata promossa dal Rappresentante dei Lavoratori Gianluigi Angelucci.


“Questa sentenza – ha dichiarato Angelucci – stabilisce un principio fondamentale: il lavoratore ha diritto a giorni di riposo senza l’obbligo di recarsi sul posto di lavoro, e le aziende non possono usare la pronta disponibilità per colmare le carenze di organico.


Per i lavoratori che hanno fatto ricorso, è una vittoria che smentisce coloro che, nel corso degli anni, non hanno vigilato per proteggere gli interessi dei lavoratori, permettendo all’azienda sanitaria di agire indisturbata. Pensiamo, per esempio, a una madre che non poteva accompagnare i figli a scuola perché vincolata dalla pronta disponibilità, e a molti altri casi in cui questo vincolo ha condizionato la vita dei lavoratori.


Ora – ha concluso Angelucci –i lavoratori attendono di ricevere il risarcimento, nella speranza di non dover avviare un’ulteriore causa per ottenere ciò che è loro dovuto”.

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Alessio Biondino

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