In questi giorni di festa, come abbiamo raccontato in un recente articolo (VEDI), sono state molteplici le aggressioni contro gli operatori sanitari (ex ‘eroi’ del Coronavirus) e soprattutto contro gli infermieri italiani.
5000 aggressioni denunciate
Un fenomeno, quello della violenza verbale e fisica contro il personale dei nostri ospedali che, come dimostrano i dati Inail, presenta numeri piuttosto preoccupanti. E circa la metà di tutte le aggressioni, purtroppo, è rivolta agli infermieri! Trattasi di 13/14 violenze al giorno, circa 5.000 ogni anno. E di queste, le aggressioni fisiche ammontano a qualcosa come 2900 casi!
Il problema è che per ogni caso che viene denunciato e/o riportato dai giornali, moltissimi rimangono invece nell’oblio per diversi motivi e cadono nel dimenticatoio (non per gli infermieri, che se li ricorderanno a vita)…
120.000/130.000 aggressioni reali
Quanti sono, quindi, gli episodi reali di aggressione ai danni degli infermieri? Carmelo Gagliano, consigliere del Comitato Centrale della FNOPI, ha provato a rispondere a questa domanda. Le sue parole sono state riportate da Rai News:
“Il problema è cronico. Un recente studio fatto con l’Università di Tor Vergata a Roma, insieme a sette atenei pubblici su tutto il territorio italiano ha rilevato che, in realtà, sono 120-130 mila ogni anno gli infermieri oggetto di aggressioni da parte di pazienti all’interno di presidi ospedalieri, il 75% di loro sono donne.
La maggior parte non denuncia la violenza subita, perché pensa che faccia parte del lavoro. Molti di loro riportano traumi psico-fisici permanenti come la sindrome di burnout o la depressione e finiscono per abbandonare la professione.
Fortunatamente la nuova legge del 2020 ha inasprito le norme sulla violenza a sanitari, stabilendo che le aggressioni a sanitari sono reati, perseguibili penalmente con la reclusione”.
‘La legge, da sola, non basta’
Già, ma se oggi stiamo assistendo a un’escalation di violenza senza fine e se l’inasprimento delle pene non ha portato nemmeno in piccola parte a un ridimensionamento del triste fenomeno, vuol dire che quanto fatto fino ad oggi non basta.
Ne è convinto anche il presidente nazionale del sindacato Nursing Up, Antonio De Palma: “La legge, da sola, non basta a disinnescare l’escalation di violenze a danno del personale medico e infermieristico. Aumentare la pena per chi attacca il personale sanitario è un passo importante, ma serve anche prevenire il fenomeno”.
Aggressioni: “Le aziende sanitarie che non tutelano gli infermieri ne risponderanno in Tribunale”
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