+ 14% rispetto all’anno precedente. Gli ultimi dati forniti da Inail: nel 2022 i casi di violenze, aggressioni e minacce nei confronti del personale sanitario accertati dall’Istituto sono stati 2.243. Nel triennio 2020-2022 i casi di violenza nella sanità e assistenza sociale sono stati
circa seimila, con un’incidenza del 41% rispetto a tutti quelli registrati nello stesso periodo tra i lavoratori dell’Industria e dei servizi. Circa il 70% ha riguardato le donne.
La professione più interessata è quella degli infermieri, seguita da medici e operatori socio-sanitari, mentre i luoghi più a rischio sono risultati essere i pronto soccorso e le aree di degenza. I luoghi in cui sono resi più evidenti le grandi piaghe del SSN: carenza di personale e lunghe liste di attesa.
Risulta evidente quindi l’estrema necessità di procedure organizzative volte a ridurre la burocrazia e i tempi di attesa per l’erogazione delle prestazioni sanitarie, ad aumentare e rendere più puntuale l’informazione.
Per far fronte a questa situazione drammatica, è stata varata nel 2020 la legge 14 agosto 2020, n. 113, “Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni”, contiene varie misure sia a livello sanzionatorio sia a livello educativo e preventivo.
Il volume “La tutela contro le aggressioni agli operatori sanitari” di Fabio Piccioni, edito da Maggioli Editore, rappresenta un utile strumento per tutti gli operatori interessati sia a capire i propri diritti sia a mettere in atto azioni preventive.
Il volume infatti analizza puntualmente i contenuti della legge sia negli aspetti normativi, sia in quelli legati alla prevenzione e all’educazione, utilizzando un linguaggio di facile comprensione.
Fabio Piccioni è avvocato del Foro di Firenze, coordinatore e docente di master universitari e corsi di formazione, specializzato in Diritto penale e amministrativo sanzionatorio.
Sara Sacco
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