L’ennesima triste notizia
“Purtroppo devo fare un ulteriore aggiornamento sulle sorti dell’ipotesi di accordo del CCNL sanità 2019-2021“, comunica sul suo blog.
Per poi continuare: “Alle osservazioni e richieste di chiarimenti del MEF fatte in data 1 agosto e a cui l’ARAN ha prontamente risposto, lo stesso MEF ha inviato un’ulteriore nota nella quale si prende atto di alcune risposte dell’ARAN, ma ha anche chiesto ulteriori chiarimenti su norme del contratto non citate nella prima nota.
Anche in questo caso l’Agenzia sta predisponendo la risposta, ma è difficile che tutto si possa definire per la sottoscrizione definitiva entro il mese di settembre, visto che poi il contratto deve essere certificato dalla Corte dei conti (entro 15 giorni)”.
Le solite lungaggini burocratiche
“Vorrei solo ricordare a tutti che la norma che regola la procedura di contrattazione e il relativo controllo dell’Ipotesi di accordo è l’art. 47 del decreto legislativo 165/2001. In particolare il comma 4 stabilisce che l’ARAN trasmetta, entro 10gg dalla sottoscrizione, l’ipotesi di accordo corredata da una relazione tecnica ai comitati di settore e al Governo (FATTO in questo caso).
Il Consiglio dei Ministri (in pratica il MEF) può esprimere osservazioni entro 20 giorni dall’invio del contratto da parte dell’ARAN. Sono passati più di 60 giorni, NO COMMENT” conclude il presidente Aran.
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