La professione infermieristica è in crisi. Tanto che nessuno si iscrive più ai corsi di laurea, molti infermieri fanno di tutto per mollare la professione e i pochi fortunati che abitano a ridosso dei confini se ne vanno a guadagnare fior di quattrini nei paesi vicini.
E in Lombardia va sempre peggio: secondo i dati dei rispettivi Ordini professionali, negli ultimi tre anni sono stati oltre 350 i professionisti sanitari (il 90% infermieri) che hanno scelto di esercitare in Canton Ticino, dove le condizioni di lavoro sono decisamente migliori e gli stipendi sono il doppio se non il triplo di quelli italiani.
Come risolvere il problema? Intanto, tra concorsi che vanno deserti e la necessità di affidarsi a agenzie esterne e contratti a gettone, si sta studiando la giusta ricetta per prevenire la fuga.
E in tal senso agli Opi hanno le idee piuttosto chiare. Come spiegato da Giuseppe Chindamo (Opi Como) e Aurelio Filippini (Opi Varese): «I cittadini hanno bisogno degli infermieri per la loro salute, gli infermieri hanno bisogno della politica per continuare a sostenere il sistema, perché la salute di una regione passa dalle mani dei suoi professionisti».
E dopo questa imprescindibile premessa, ecco le proposte (VEDI Il Giorno): sgravi sugli affitti (soprattutto per attirare professionisti da altre regioni d’Italia), sconti sulla benzina e l’assegno di confine, previsto in passato per gli uomini delle forze dell’ordine assegnati nelle aree a ridosso della Svizzera.
Queste ‘idee’ sono state presentate durante un incontro tenutosi in provincia di Varese alla presenza della parlamentare Maria Chiara Gadda (Pd), del sindaco di Lavena Ponte Tresa Massimo Mastromarino (presidente dell’associazione dei Comuni di Frontiera) e del consigliere regionale Giuseppe Licata (Terzo polo).
Idee che, necessariamente, avranno bisogno di chissà quanto tempo prima di essere tradotte in incentivi concreti (trattasi di provvedimenti che chiamano in causa la Regione e lo Stato e che andranno necessariamente convertiti in leggi e regolamenti).
E intanto la fuga continua…