Arrivano gli infermieri indiani, Schillaci: “Hanno una scuola infermieristica di alta qualità”


Non si sa più dove trovare infermieri. E tra chi notifica esposti in Procura perché non ce la fa più (VEDI), chi si dimette divorato dal Burnout (VEDI), chi scappa in Svizzera (VEDI) e con i giovani che non scelgono più il percorso di laurea, sembra proprio che risolvere il problema (che esiste da decenni) a breve termine con le nostre sole forze sia impossibile.


Ma la scienza parla chiaro: senza infermieri aumenta la mortalità dei pazienti (VEDI). E forse non possiamo permettercelo. Quindi, in qualche modo, bisogna provare a mettere una toppa all’annosa questione. Ed ecco perciò che il Ministro della Salute Orazio Schillaci, che qualche settimana fa ha parlato dell’infermiere come di una «figura essenziale, con elevate competenze scientifiche» e ha promesso di impegnarsi per una sua valorizzazione «sia dal punto di vista economico che professionale», ha annunciato in pompa magna che il Governo li importerà dall’India.


Già, perché da quelle parti, come sottolinea il Ministro in una recente intervista a Repubblica, «hanno una scuola infermieristica di alta qualità e ovviamente tantissimi abitanti». Ma non si guarda solo all’India: «stiamo pensando ad accordi con Paesi extraeuropei, che potrebbero metterci a disposizione professionisti già ben formati, dal punto di vista sanitario e della conoscenza della nostra lingua».

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Alessio Biondino