Sulla figura dell’Assistente Infermiere che tanto sta facendo discutere (ma soprattutto tremare!) nella sanità lombarda, è intervenuto di nuovo il presidente nazionale del Nursing Up, Antonio De Palma: «Davvero pensiamo che questa figura risolva la crisi? Se mancano gli infermieri, chi dovrebbe assistere questi nuovi arrivati? Gli spettri nelle infermerie vuote?».
Secondo il numero uno del sindacato, «l’assistente infermiere non è un rinforzo, è un’illusione. Pochi mesi di formazione non bastano a garantire assistenza di qualità. Il rischio? Abbassare gli standard e mettere a rischio i cittadini».
Eppure, a quanto pare, non interessa a nessuno: l’importante è fare in fretta quanti più “numeri” possibili. E poco importa se siano numeri improvvisati, così come i reclutamenti vari nei paesi del terzo mondo: «Ora si prova con l’assistente infermiere, ma cambiare nome ai problemi non li risolve» evidenzia De Palma.
Che conclude: «La sanità lombarda ha bisogno di infermieri qualificati, non di figure surrogate. Servono stipendi adeguati, condizioni di lavoro dignitose e formazione continua. Altrimenti, il sistema collasserà alla prima emergenza».

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