‘I medici no vax vanno radiati’
“Non è come al banco del supermercato in cui si sceglie tra il prosciutto di Parma o il San Daniele. Se le istituzioni sanitarie decidono un vaccino, lo prendi e basta” ha aggiunto. Per poi concludere la questione sui social: “Chi lo rifiuta perché non gli piace? Resterà senza. Peggio per lui o per lei”.
Una posizione dura, la sua, così come quella espressa a discapito dei medici dubbiosi sui vaccini anti-Covid: “Chi oggi è contro i vaccini, dovremmo avere la forza di radiarlo dall’ordine dei medici”. Perché, come spiega il noto virologo, “è un fatto positivo che i vaccini siano stati approvati velocemente. A Genova, abbiamo costruito in un anno e mezzo un ponte, per il quale normalmente in Italia ci vogliono dieci anni: non è che questo ponte è meno sicuro degli altri, perché abbiamo seguito tutti gli step.
Così è stato fatto con i vaccini. Alcuni degli effetti che non si sono visti nella fase 3, che è durata molto poco, li stiamo osservando oggi: cioè facciamo la cosiddetta farmacovigilanza sul campo. Ma si è sempre fatto con tutti i farmaci quando ce n’è urgenza perché non c’è alternativa”.
‘Tra vaccinati si può stare senza mascherina’
I vaccini sono sicuri, quindi. E per uscire dall’incubo Covid-19 è necessaria la vaccinazione di massa. Vaccinazione che, asserisce Bassetti, dovrebbe farci stare assai più sereni: “Credo che bisognerebbe vivere più tranquilli, come stanno già facendo negli Usa. Tra vaccinati, soprattutto all’aria aperta, si può stare senza mascherina. Bisogna avere più coraggio. La quarantena da vaccinati non ha alcun senso. Gli americani, che sono più pratici e un po’ più scientifici, hanno già eliminato sia la quarantena che il tampone per i contatti di chi è vaccinato”.
Non è quindi necessario raggiungere la cosiddetta ‘immunità di gregge’? Nì. Nel senso che “Gli effetti positivi ci sono anche prima dell’immunità di gregge, anche sotto il 50% dei vaccinati. Dobbiamo ambire all’immunità di gregge, ma se non vacciniamo i giovani non ci arriveremo mai. Almeno un quarto della popolazione generale, in Italia, non ama i vaccini: ci sono i no vax, ma ci sono anche i vaccino scettici, che vanno convinti” ha sottolineato il professore al programma di La7.
‘L’indice Rt non può essere l’unico strumento’
Bassetti ha anche dato delucidazioni circa il significato dell’indice Rt, spesso male interpretato dai media e di conseguenza dai cittadini: “L’indice Rt va bene assieme ad altri indici, in un momento di altissima circolazione del virus, quando un incremento di Rt significa anche un significativo incremento di ricoveri. L’indice Rt non può essere l’unico strumento, devono esserci altri indicatori più importanti come quello dei ricoveri e delle terapie intensive.
Oggi l’aumento dell’indice Rt non significa aumento di ricoveri: le persone che venivano ricoverate prima, oggi non vengono più ricoverate perché sono vaccinate- spiega l’infettivologo- su cento ottantenni che si infettano, venti vanno in ospedale, su cento cinquantenni, ne va in ospedale uno”.
Autore: Alessio Biondino
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