I sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno espresso perplessità dopo l’incontro con gli assessori regionali della Sardegna al Lavoro, Desirè Manca, e alla Sanità, Armando Bartolazzi. Il confronto, tenutosi a Cagliari, ha riguardato una misura per l’assunzione di infermieri e OSS attraverso cantieri occupazionali sperimentali, già approvata con uno stanziamento di 18 milioni di euro.
Questa norma, rivolta ai disoccupati, intende affrontare la carenza di personale nelle aziende sanitarie mediante assunzioni a tempo determinato. Tuttavia, l’assessora Manca ha dichiarato che queste aziende avrebbero esaurito la loro capacità assunzionale. I sindacati, però, contestano questa affermazione, sottolineando che dai loro dati non risulta che tutte le aziende siano in tale situazione. Alcune potrebbero assumere, ma non lo fanno anche a causa della mancanza di personale amministrativo.
Oltre a ciò, Cgil, Cisl e Uil temono che la misura possa interferire con i percorsi di assunzione già stabiliti, limitando la possibilità di assumere personale a tempo indeterminato e alterando le graduatorie esistenti, un rischio che considerano inaccettabile. Un ulteriore problema riguarda la tipologia di contratto che verrà adottata, poiché i sindacati ritengono essenziale evitare nuove discriminazioni tra i dipendenti.
Un’altra criticità sollevata riguarda l’elaborazione dei progetti da parte delle aziende. Nonostante la misura sia presentata come emergenziale e richieda tempi di attuazione molto stretti, prevede comunque la necessità di sviluppare progetti con il coinvolgimento dei direttori generali, i quali potrebbero essere commissariati dalla Giunta. Inoltre, il personale amministrativo, già carente e sovraccarico, dovrebbe giocare un ruolo chiave nel processo.
Cgil, Cisl e Uil hanno infine ribadito che il sistema sanitario necessita di personale stabile e di interventi strutturali, come la stabilizzazione dei contratti, lo scorrimento delle graduatorie e l’indizione di nuovi concorsi (VEDI L’Unione Sarda).
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