Caro energia, nel 2023 gli infermieri arriveranno a fine mese? Il parere degli esperti

Tra la guerra in Ucraina, i ‘capricci’ di Putin (che gioca coi suoi rubinetti) ai danni dell’Europa e le inevitabili speculazioni a non finire, l’Italia intera è alle prese con un caro energia senza precedenti.

Prezzi in salita

Da febbraio, infatti, il prezzo delle bollette, del carburante e di diverse altre risorse è drasticamente lievitato, in modo costante e preoccupante. E il problema vero è che tutto ciò andrà a peggiorare col passare dei mesi.

Fondi d’emergenza

Il Governo, intanto che le forze politiche erano impegnate anima, corpo e soprattutto slogan in campagna elettorale, ha stanziato dei fondi d’emergenza (tramite la pubblicazione dei Decreti Aiuti, Aiuti Bis e il Decreto Aiuti Ter) per sostenere le famiglie e le imprese in difficoltà, tra cui il fantomatico bonus da 150 euro (VEDI).

Il regolamento del Ministero

Altresì, col fine di ridurre i consumi di gas e di energia elettrica del 15%, all’inizio del mese corrente il Ministero della Transizione Ecologica ha pubblicato il primo regolamento che prevede l’abbassamento della temperatura dei termosifoni e la riduzione del tempo in cui questi potranno rimanere attivi.

La situazione degli infermieri

Tutto ciò basterà a evitare un disastro sociale fatto di aziende che chiudono, poveri che aumentano e giovani che scappano furenti all’estero? Chissà… Di sicuro gli infermieri italiani, ignorati dalla politica (che troppo spesso parla solo di carenza di medici, VEDI), stressati dalla perpetua carenza di personale, demansionati, sviliti, socialmente non riconosciuti, ma soprattutto malpagati, vedranno peggiorare la propria condizione.

Secondo quanto riportato da RcMedici.eu, lo stipendio annuo dell’infermiere italiano (come da CCNL Sanità) sarebbe di 26.400 euro. Perciò, mensilmente, un infermiere guadagnerebbe 2.200 euro lordi al mese e, al netto delle tasse, il suo stipendio netto varierebbe da un tetto minimo di 1.150 euro mensili a un tetto massimo di 2.300 euro.

I dati di Altroconsumo

Tradotto, in media: circa 1.700 euro. In molti, tra imprecazioni ed insulti, leggendo questo dato avranno gridato “Magari!” o cose di questo tipo, vista la realtà assai diversa percepita mensilmente da tantissimi infermieri del bel paese, tra contratti ‘diversi’ (Uneba, Aiop, ecc.), partite iva farlocche, cooperative e indennità sempre più latitanti. 

Comunque… Prendendo come dato certo queste fantomatiche 1.700 euro al mese, Altroconsumo ha realizzato dei calcoli interessanti. Tradotto: con un caro vita di queste proporzioni alle porte, il prossimo anno gli infermieri italiani arriveranno a fine mese?

Nel 2023 bollette in aumento del 75%

In tutto il 2022, compreso l’ultimo trimestre, il costo totale delle bollette potrebbe arrivare a 3200 euro per una famiglia di 3-4 persone. Nel 2023, la spesa potrebbe aumentare addirittura del 75%: una famiglia di 4 persone potrebbe spendere 5.600 euro di luce e gas!

Circa 465 euro al mese per le sole bollette, quindi. Se ci sommiamo un eventuale affitto di 1000 euro (o un mutuo) e le spese per gli alimenti, come sarebbe possibile spendere meno di 1.700 euro?

Altro che “vita”

Perciò, nell’ipotesi in cui un infermiere o una infermiera fossero gli unici lavoratori in famiglia (tra crisi, licenziamenti, precariato selvaggio e con dei figli da crescere… purtroppo capita) questi correrebbero il rischio concreto di non riuscire ad arrivare a fine mese. 

Ovviamente, eventuali risorse per lo svago, per il tempo libero e per la “vita”, intesa come qualcosa di diverso dalla pura e semplice sopravvivenza, rimarrebbero una lontanissima chimera per i professionisti dell’assistenza alla persona.

Gli infermieri potranno richiedere il nuovo bonus da 150 euro?

Alessio Biondino

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