Cassazione: illegittimi troppi turni di pronta disponibilità, gli infermieri vanno risarciti

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È illegittimo imporre al personale sanitario turni di pronta disponibilità (impropriamente chiamata “reperibilità”) eccessivi: a confermarlo è il Codacons, che ha riportato un’ordinanza della Corte di Cassazione a tutela dei diritti di medici e infermieri. La Corte ha accolto il ricorso di un infermiere, difeso dall’avvocato Salvatore Raciti dell’Ufficio legale Codacons, contro l’Azienda sanitaria provinciale di Siracusa (VEDI Il Sole 24 Ore), che aveva imposto turni di pronta disponibilità superiori a quelli previsti dal contratto collettivo nazionale.


La Corte di Cassazione ha chiarito che la mancata fruizione dei periodi di riposo può portare al riconoscimento del diritto al risarcimento, data la natura usurante di un tale regime e il danno alla dignità morale del lavoratore. Se viene dimostrato che il limite di sei turni è stato superato in modo significativo, compromettendo la vita privata del lavoratore, il tribunale potrà ritenere illegittimo l’abuso della “reperibilità”, che va oltre i limiti della buona fede. Questo comportamento può portare a un risarcimento danni, qualora il limite dei sei turni sia stato superato, spiega Raciti.


Inoltre, la Corte ha stabilito che, anche senza riscontri di patologie psicofisiche, la violazione del diritto al riposo costituisce di per sé un danno (in re ipsa), che non richiede prove specifiche di pregiudizio. Il Codacons precisa che, qualora la reperibilità eccessiva abbia limitato la vita privata del lavoratore, si potrà ottenere un risarcimento per la lesione del diritto al riposo.


A seguito di questa sentenza favorevole, il Codacons ha avviato lo sportello regionale “Sos risarcimenti troppi turni sanitari” in Sicilia e ha lanciato un’azione collettiva a sostegno di medici e infermieri.

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Alessio Biondino

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