Certificato Verde obbligatorio per tutti: arriva il Super Green Pass

Redazione 17/09/21
È definitivo, il Green Pass, o certificato verde sarà obbligatorio per tutte le categorie di lavoratori. Approvato il nuovo decreto-legge che rende la certificazione verde obbligatoria dal 15 ottobre.

Certificato Verde obbligatorio per tutti: arriva il Super Green Pass

L’obbligo di possesso del certificato verde (Green Pass) è stato esteso a tutte le categorie di lavoratori in base alle disposizioni contenuti nel nuovo decreto-legge numero 36 del 16 settembre: “Misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening”.

Il decreto è efficace per tutti i lavoratori, pubblica amministrazione e privati, a partire dal 15 ottobre. A differenza del personale che opera nelle RSA obbligato al possesso Green Pass, per cui l’obbligo scatta il 10 ottobre.

Informazioni utili:

  • Le sanzioni previste per i lavoratori che non sono in possesso del certificato verde andranno dai 600 ai 1500 euro.
  • Tutte le farmacie sono obbligate a offrire tamponi a prezzi calmierati, in questo articolo elenco delle farmacie e dettagli.
  • Il certificato verde è valido per 12 mesi a partire dalla prima dose.

Certificato Verde obbligatorio: quali categorie coinvolte?

L’estensione a tutti i lavoratori del certificato verde obbligatorio coinvolge milioni di lavoratori, nei più disparati settori:

  • lavoratori nel settore pubblico e privato;
  • lavoratori autonomi e libero-professionisti;
  • lavoratori che operano nell’ambito delle professioni giuridiche come avvocati, magistrati e collaboratori;
  • collaboratori familiari (colf, badanti, baby-sitter);
  • soggetti titolari di cariche elettive o di cariche istituzionali di vertice;
  • operatori di associazioni di volontariato.

Certificato verde obbligatorio quali sono le sanzioni?

Le sanzioni previste per chi non rispetta la normativa vanno dai 600 ai 1500 euro. Inoltre è prevista la sospensione della prestazioni lavorativa e della retribuzione fino all’adempimento formale della prescrizione, quindi o effettuazione del tampone o somministrazione del vaccino. La buona notizia è che il lavoratore può essere sospeso ma non licenziato e il posto di lavoro dovrà essere mantenuto.

La responsabilità della verifica delle prescrizioni legislative sarà in capo ai datori di lavoro e i responsabili secondo le disposizioni attese nel nuovo DL, e che dovrà definire “entro il 15 ottobre 2021, le modalità operative per l’organizzazione delle verifiche, anche a campione, prevedendo prioritariamente, ove possibile, che tali controlli siano effettuati al momento dell’accesso ai luoghi di lavoro e individuano con atto formale i soggetti incaricati dell’accertamento e della contestazione delle violazioni degli obblighi“.

Per avere tutte le specifiche del caso in questione è necessario attendere la pubblicazione del Decreto-legge che, come indicato nel testo, dovrà essere licenziato entro il 15 ottobre.

Fonte: LeggiOggi.it

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