Chieti, mancano i necrofori: gli infermieri devono trasportare le salme!


Tra infermieri assaggiatori, infermieri segretari, infermieri impiegati in camera mortuaria, infermieri traslocatori, infermieri muratoriinfermieri di parrocchia volontari e infermieri che rischiano di vedersi addebitato il costo degli ammanchi di biancheria (perché forse sprecano troppe lenzuola durante il giro letti che non gli compete), credevamo di averle viste veramente tutte.

E eravamo pronti a implorare in ginocchio le direzioni aziendali di tutta Italia di farci tirare il fiato, sperando che si prendessero un periodo di pausa e che per un po’ la smettessero di lanciare continue secchiate di guano in faccia alla martoriata categoria degli infermieri.


Eppure, con un’ammirabile perseveranza, si continua a fare di tutto per peggiorare la già scarsa attrattività professionale dell’infermieristica italiana. Ed ecco che in Abruzzo la direzione ospedaliera di Chieti-Ortona ha partorito un ordine di servizio che vuole obbligare gli infermieri a trasportare le salme dal reparto di provenienza in obitorio (VEDI Vasto Web).

Il motivo? Manca il personale addetto all’obitorio. Ed è perciò necessario che qualcun altro trasporti i morti. Chi meglio dell’infermiere, avranno pensato i vertici aziendali, vista la sua innata predisposizione a farsi carico un po’ di tutto in nome del “bene del paziente” e pur di far risparmiare l’azienda (VEDI articolo «Lo Stato italiano non sa che farsene di un dottore che pulisce le padelle»)?


Ovviamente, sarcasmo a parte, gli infermieri abruzzesi non ci stanno. E il sindacato Nursing Up ha subitamente scritto ai vertici della sanità regionale, per richiedere il tempestivo annullamento della discussa e inquietante disposizione operativa.

Queste sono state le parole di Patrizia Bianchi, consigliera regionale del sindacato: «Siamo dei professionisti, per cui è una questione di mancato rispetto. L’ordine di servizio in questo caso non è consono, anzi è indegno: un ordine di servizio serve a risolvere temporaneamente alcune situazioni, ma non può essere motivato con il fatto che manca l’addetto all’obitorio.

Noi siamo stati assunti per fare gli infermieri, se l’azienda ha bisogno di questa figura allora metta un avviso e se la procuri. Io sto difendendo tutta una classe professionale: non solo gli infermieri, ma le professioni sanitarie in generale. Non si deve creare un precedente».

Vedremo come andrà a finire.

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Infermiere – Manuale per i concorsi e la formazione

FORMATO CARTACEO

L’infermiere

Il manuale, giunto alla X edizione, costituisce un completo e indispensabile strumento di preparazione sia ai concorsi pubblici sia all’esercizio della professione di infermiere. Con un taglio teorico-pratico affronta in modo ampio ed esaustivo tutte le problematiche presenti. La prima parte concettuale ricostruisce l’organizzazione del mercato sanitario e affronta gli elementi tipici del processo di professionalizzazione dell’infermiere, a seguito delle novità della Legge Lorenzin n. 3/2018. La stessa parte evidenzia gli aspetti innovativi della professione avendo cura di offrire al lettore un’ampia panoramica sulle teorie del Nursing e l’utilizzo dei nuovi strumenti operativi. Al termine di ogni capitolo, test di verifica e risposte commentate permettono di verificare il grado di preparazione raggiunto e di allenarsi in vista delle prove concorsuali. La seconda parte applicativa prevede l’adozione di casi clinici quale strumento di attuazione della teoria alle procedure tipiche dell’assistenza infermieristica di base, specialistica e pre e post procedure diagnostiche, presentandosi come un validissimo supporto tecnico e metodologico all’esercizio della professione. Il manuale risulta essere uno strumento prezioso sia per lo studente sia per chi già opera nelle strutture sanitarie, in quanto offre al lettore la possibilità di valutare passo a passo le conoscenze acquisite attraverso la risoluzione dei test di verifica presenti alla fine di ogni capitolo e l’analisi motivata delle risposte. Nella sezione online su www.maggiolieditore.it, accessibile seguendo le istruzioni riportate in fondo al volume, saranno disponibili eventuali aggiornamenti normativi.   Cristina FabbriLaurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche. Laureata in Sociologia, Professore a contratto di Infermieristica, Università degli Studi di Bologna, corso di Laurea in Infermieristica-Cesena. Dirigente Professioni sanitarie Direzione Infermieristica e Tecnica Azienda USL Romagna, ambito Ravenna.Marilena MontaltiInfermiere, Dottoressa in Scienze infermieristiche e ostetriche. Master II livello in Ricerca clinica ed epidemiologia, prof. a.c. C. di Laurea in infermieristica, Università di Bologna. Responsabile Infermieristico Dipartimento Internistico, Azienda della Romagna Ambito di Rimini.

Marilena Montalti, Cristina Fabbri | Maggioli Editore 2020

Alessio Biondino