In Sicilia mancherebbero un mare di infermieri e di personale di supporto. A volte, non verrebbero calcolati i parametri per i reparti covid. E i coordinatori risulterebbero inseriti all’interno delle dotazioni organiche di assistenza, anziché essere calcolati a parte. Così come chi lavora in ambulatorio. Ma non solo.
In Sicilia mancano 2000 infermieri e 2000 unità di supporto
A denunciarlo è il sindacato degli infermieri Nursind, che ha chiesto un incontro urgente a governo e commissione Salute all’Ars evidenziando le tante e non più sostenibili criticità della Regione Sicilia nel settore.
Con gli attuali parametri, secondo alcune stime del sindacato, nella regione mancherebbero circa 2000 infermieri in servizio e 2000 unità di supporto (ausiliari e OSS) e le nuove dotazioni organiche che le aziende stanno per approvare non garantirebbero affatto aumenti reali di personale.
“Ci sono sale operatorie attivate con un solo infermiere; in Sicilia il rapporto infermiere-paziente a volte arriva a uno su venti quando il rapporto ottimale dovrebbe essere di uno su sei, e si verifica lo sforamento sistematico di reperibilità e straordinari per carenza di personale”.
Coordinatori e infermieri ambulatoriali calcolati nelle dotazioni organiche di assistenza (sul numero di posti letto)
E per ciò che concerne l’emergenza sanitaria in corso? Capita anche che nelle dotazioni organiche non vengano calcolati i parametri per i reparti Covid, denuncia il Nursind. Ma non solo: “il personale con gli incarichi di funzione, cioè i coordinatori, viene calcolato all’interno delle dotazioni organiche di assistenza quando andrebbe calcolato a parte”.
E poi: “non viene considerato, nel calcolo del fabbisogno, l’attività ambulatoriale dove sono impiegati molti infermieri, cosa che viene fatta regolarmente per il personale della dirigenza medica con un dirigente medico ogni 5 mila prestazioni.
È inaccettabile che in molte unità operative l’attività ambulatoriale utilizzi risorse umane che sono calcolate sul numero dei posti letto, rendendo quindi deficitaria l’assistenza dove più necessita”.
Degenze e terapie intensive svuotate
Il sindacato ha anche fatto presente come, a causa del deficit di personale, stia avvenendo un progressivo svuotamento delle risorse assistenziali nelle Degenze e nelle Terapie intensive.
Ha altresì sollevato il problema che, in molti casi, gli infermieri pediatrici non siano addirittura previsti nelle dotazioni organiche.
E ha concluso con la questione demansionamento, evidenziando come “la determinazione ridicola del personale di supporto Oss e personale sanitario. Percentuali così esigue aggravano il demansionamento infermieristico causando contenziosi che vedono soccombere le aziende”.
Autore: Alessio Biondino
Covid, ancora ferie negate e turni massacranti per i sanitari: un mare di richieste di aiuto
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento