Cisl Fp: “Aggressioni? Servono tutele reali per il personale sanitario, non contratti fermi e diritti negati”

Negli ultimi cinque anni, le aggressioni nei confronti del personale sanitario sono aumentate del 38%, con un impatto significativo su infermieri, operatori socio-sanitari (OSS) e medici. Un fenomeno intollerabile, che esige risposte concrete e azioni decisive, non semplici dichiarazioni di circostanza.”
Queste le parole della Segreteria Nazionale della CISL FP, in occasione della giornata nazionale contro le aggressioni al personale sanitario.


“Esiste un paradosso evidente: le stesse sigle sindacali che oggi chiedono maggiori tutele per il personale sanitario, sono quelle che, con la loro scelta di non firmare il CCNL, hanno impedito l’attuazione di misure concrete. Nelle bozze del contratto, infatti, avevamo ottenuto disposizioni vitali a tutela di chi subisce aggressioni, come il patrocinio legale gratuito a carico delle aziende sanitarie e il supporto psicologico obbligatorio per le vittime di violenze sul lavoro. Eppure, chi oggi solleva il polverone ha bloccato tutto, privando il personale non solo di queste protezioni, ma anche di arretrati, aumenti salariali e indennità. Una scelta incomprensibile, che danneggia direttamente la vita di lavoratrici, lavoratori e professionisti della sanità”, affermano dalla CISL FP.


La situazione è ancor più grave nella Sanità Privata e nelle RSA, dove i contratti sono fermi da 6 e 13 anni. Questo immobilismo non solo nega un giusto riconoscimento economico a chi lavora nelle strutture private accreditate dal Servizio Sanitario Nazionale, ma ostacola anche l’introduzione di tutele cruciali per la sicurezza dei lavoratori. Non possiamo accettare che chi si dedica ogni giorno alla salute dei cittadini venga abbandonato dalle istituzioni e privato di diritti fondamentali”, proseguono.


“La CISL FP continuerà a lottare affinché i contratti vengano sbloccati e le risorse vengano destinate direttamente ai lavoratori, senza scuse o manovre politiche. La sicurezza sul lavoro è un diritto, non un lusso: servono maggiori controlli, tutele rafforzate e norme chiare. Lo abbiamo richiesto per la Sanità Pubblica e lo esigiamo anche per la Sanità Privata e per le RSA. Basta rinvii e giochi di responsabilità: è ora di attuare i contratti!” conclude la Segreteria Nazionale CISL FP.

AddText 12 27 11.00.00

Alessio Biondino

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento