Con l’ASSISTENTE INFERMIERE si sta davvero toccando il fondo

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Tra stipendi ridicoli, responsabilità da urlo, riconoscimento sociale prossimo allo zero, aggressioni continue, sfruttamento e demansionamento sistematici, nessuno vuole più studiare da infermiere. Altresì, le recenti “ideone” studiate apposta per produrre pseudo “infermierini” a basso prezzo (OSS e Super OSS) non riusciranno mai a compensare le migliaia (180.000, se si prende in considerazione la media Ocse) di infermieri mancanti.


Che fare, allora, per gettare un po’ di terra e detriti nelle voragini create da decenni di politiche scellerate? Ovviamente, non si vedono all’orizzonte aumenti di stipendio per i professionisti o rivoluzioni in grado di rendere appetibile la categoria. Bensì, arriva un’altra figura, destinata a creare ulteriore confusione nei cittadini, nei giornalisti e negli stessi addetti ai lavori: l’ASSISTENTE INFERMIERE.


Con Decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’istruzione e del merito, previa intesa in sede di Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sono definite le modalità e le regole nazionali per la costituzione delle Scuole Professionali per assistente infermiere, il percorso didattico, il piano di studi e di tirocinio formativo, della durata complessiva di 1500 ore per la formazione degli assistenti infermieri.


Il nuovo pseudo-infermiere a basso prezzo, che di fatto andrà a comportarsi come un vero e proprio infermiere in chissà quante realtà (forte dei controlli scarsi e del benestare delle aziende), studierà 500 ore in più rispetto ad un normale OSS. E “studiando” meno della metà delle ore di quelle che impegnano un iscritto a infermieristica, otterrà un titolo che gli permetterà di fare l’infermiere.


Un vero e proprio “infermierino” low cost che, accanto a OSS e Super OSS, andrà a supportare (o più probabilmente affiancare) le migliaia di infermieri indiani, pakistani, cingalesi e di chissà quale altra parte povera del mondo che popoleranno a brevissimo le corsie degli ospedali italiani. Tutti insieme appassionatamente, per livellare il mercato verso il basso. Probabilmente a ridosso del fondo. In barba all’assistenza erogata e senza alcuna pietà per una categoria di professionisti (giustamente) in estinzione.

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Alessio Biondino

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