Cinquemila infermieri italiani si preparano a partecipare al congresso FNOPI che vedrà la presenza del ministro della Salute, Orazio Schillaci, del ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, e del presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga. L’evento, organizzato dalla Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (Fnopi), si terrà dal 20 al 22 marzo al Palas di Rimini.
L’immagine simbolo scelta per rappresentare il congresso è un cubo di Rubik, metafora della crescente complessità del sistema sanitario pubblico. Trovare un equilibrio tra competenze, normative, progetti, criticità e opportunità è la chiave per garantire un servizio efficiente alla popolazione. “La giusta combinazione di questi elementi permette di governare al meglio le sfide del sistema salute”, sottolinea l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Rimini.
La scelta di Rimini come sede del congresso non è casuale: vuole essere un segnale di vicinanza all’Emilia-Romagna, duramente colpita dalle alluvioni. L’evento sarà inaugurato con i saluti istituzionali dei ministri Schillaci e Zangrillo, insieme al presidente Fedriga. Nel corso delle due giornate si alterneranno interventi di esponenti del governo, membri delle commissioni parlamentari ed esperti del settore.
Il programma prevede, nella prima giornata, due talk dedicati al PNRR e ai cambiamenti in atto nella professione infermieristica, nonché ai modelli di assistenza più adatti alle esigenze sanitarie del Paese. La seconda giornata si aprirà con l’intervento del viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto. A seguire, lo scrittore ed ex magistrato Gianrico Carofiglio approfondirà il valore delle professioni di cura, mentre l’attore comico riccionese Paolo Cevoli interverrà con il suo contributo.
Ricordiamo gli obiettivi dell’evento (VEDI FNOPI):
– Dare spazio a idee, progetti, riflessioni e buone pratiche, a dimostrazione delle capacità proattive e attuative di ripensare e ripensarsi dentro l’organizzazione, per orientare l’agire e le competenze a favore dei bisogni dei cittadini e per migliorare il sistema salute;
– Confrontarci con gli interlocutori istituzionali sulle possibili traietteorie della politica professionale per ridisegnare il futuro, per la riconoscibilità degli infermieri e per lo sviluppo della professionalità;
– Condividere e dare rilevanza alle capacità e potenzialità degli infermieri attraverso le esperienze di best practice;
Riflettere sul sistema delle relazioni per sviluppare partnership efficaci e cogliere nuove finestre di opportunità;
– Riflettere, con il contributo delle rappresentanze provinciali, sugli orizzonti futuri del sistema salute, con uno sguardo proiettato sul contesto internazionale;
Rivendicare il valore della formazione infermieristica del nostro Paese come un patrimonio nazionale, un ulteriore tassello del “made in Italy” da difendere e promuovere, a tutela dell’intera popolazione.

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