Il nuovo Rapporto ISS COVID-19 n. 4/2021 a cura del Gruppo di Lavoro ISS Prevenzione e Controllo delle Infezioni, “Indicazioni ad interim sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 in tema di varianti e vaccinazione
anti-COVID-19“, ha aggiornato i comportamenti da adottare, a proposito delle varianti del Sars-Cov-2, in un contesto sociale con un maggior numero di persone vaccinate.
Ecco quali sono: aumenta il distanziamento sociale, con il consiglio di tenersi a distanza di due metri, l’uso di test multi-genetici per l’identificazione di tutte le mutazioni e l’indicazione a quarantena anche per i vaccinati dopo stretto contatto con Covid-positivo.
Nuove raccomandazioni in tema di varianti e vaccinazione
Non tutte le raccomandazioni hanno subito variazioni: “non è indicato modificare le misure di prevenzione e protezione basate sull’uso delle mascherine e sull’igiene delle mani; al contrario, si ritiene necessaria un’applicazione estremamente attenta e rigorosa di queste misure“. Mentre su altri punti ci sono notevoli novità.
Distanziamento fisico
Il distanziamento fisico deve rimanere almeno di un metro, ma dove possibile aumentarlo fino a 2 metri “laddove possibile e specie in tutte le situazioni in cui venga rimossa la protezione respiratoria come, ad esempio, in occasione del consumo di bevande e cibo“.
Quarantena al vaccinato al contatto con Covid-positivo
Il Rapporto specifica che anche chi ha completato il ciclo di vaccinazione Anti-Covid, quando ha avuto un contatto ad alto rischio con un caso accertato o sospetto “deve adottare le stesse indicazioni preventive valide per una persona non sottoposta a vaccinazione, a prescindere dal tipo di vaccino ricevuto, dal numero di dosi e dal tempo intercorso dalla vaccinazione“.
Nel caso in cui il vaccinato abbia avuto un contatto stretto con un covid-positivo deve osservare un periodo di quarantena di quattordici giorni dall’ultima esposizione o almeno dieci giorni dal test antigenico o molecolare con valore negativo.
Test validi per diagnosticare varianti Coronavirus
Per garantire una corretta diagnosi di Covid-19 che comprenda anche tutte le altre varianti “i test diagnostici molecolari real-time PCR devono essere multi-target“, ovvero in grado di identificare più geni del virus e non solo il target del gene Spike, che per l’appunto potrebbero dare falsi negativi, in presenza di quest’ultime.
Paziente guarito dal Covid: vaccino?
Chi è ha avuto un contatto stretto con un caso di Covid-19, può essere vaccinato ma “dovrebbero terminare la quarantena di 10-14 giorni prima di potere essere sottoposti a vaccinazione“.
Fatta eccezione ai soggetti immunocompromessi, che “devono essere vaccinate quanto prima e con un ciclo vaccinale di due dosi“, il rapporto conferma la possibilità a vaccinare tutti i pazienti guariti dal Covid o con pregressa infezione da Coronavirus, a prescindere dall’evidenza clinica di sintomatico o asintomatico, in quanto, confermano: “dovrebbero essere vaccinate“. In questi casi: “E’ possibile considerare la somministrazione di un’unica dose purché la vaccinazione venga eseguita ad almeno 3 mesi di distanza dall’infezione e entro i 6 mesi dalla stessa“.
La cura ai tempi del Covid-19
Le restrizioni dell’isolamento obbligatorio a causa della pandemia hanno acuito le sofferenze di anziani, disabili e caregiver familiari, tutti spesso lasciati soli. Ma nella tempesta le associazioni di volontariato e le famiglie hanno mostrato tutta la loro resilienza. Il volume percorre un viaggio nel nostro Paese tra le persone con disabilità, anche non autosufficienti, evidenziando i problemi non risolti del sistema e del lavoro privato di cura. Il percorso si sviluppa tra vari tipi di pazienti: con malattie neurodegenerative, demenze, disturbi psichici, malattie psichiatriche, persone Down, sindromi dello spettro autistico, ciechi, sordi, sordociechi, malattie rare. Sui problemi dei caregiver familiari il libro fornisce un quadro del dibattito parlamentare e pubblico in vista dell’approvazione della legge specifica. Su questo tema l’autore presenta le esperienze e le soluzioni adottate recentemente in Germania e Francia. Il volume affronta il tema della qualità dell’assistenza territoriale e familiare con la valutazione di esperti e famiglie. Illustra un modello regionale ben strutturato ed efficace nella prossimità dei servizi e nel sostegno ai caregiver: l’Emilia-Romagna. Il libro si chiude con alcune domande legate alla prospettiva del notevole invecchiamento della popolazione italiana e del conseguente aumento del numero degli anziani non autosufficienti. Antonio PinnaHa pubblicato il volume Il mio viaggio nella SLA – Un percorso di conoscenza e condivisione dei problemi dei malati. È autore, insieme al regista Antonello Carboni, del documentario SLA in men che non si dica. L’edizione del docu-film in lingua inglese s’intitola ALS faster than a wink.
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Vaccinati e Varianti: rischio di reinfezione?
Seppure il rischio è notevolmente ridotto: “possono andare incontro a infezione da Sars-CoV-2 poiché nessun vaccino è efficace al 100% e la risposta immunitaria alla vaccinazione puo’ variare da soggetto a soggetto. Inoltre, la durata della protezione non è stata ancora definita“.
Uno studio condotto su 6600 sanitari nel Regno Unito conferma che “nei soggetti con pregressa infezione da Sars-CoV-2 la probabilità di reinfezione sintomatica o asintomatica è ridotta dell’83%”, e che “la durata dell’effetto protettivo dell’infezione precedente ha una mediana di 5 mesi“.
Fonte:
- Gruppo di lavoro ISS Prevenzione e controllo delle Infezioni. Indicazioni ad interim sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 in tema di varianti e vaccinazione anti COVID-19. Versione del 13 marzo 2021. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020 (Rapporto ISS COVID-19 n. 4/ 2021).
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