Delirio a Uomini e Donne: «L’infermiere lava e igienizza i sanitari sporchi»


Altro che riconoscimento sociale-economico e miglioramento dell’attrattività professionale… Lo sfacelo che sta vivendo la professione infermieristica italiana (carenza di personale senza precedenti, licenziamenti di massa, corsi di laurea e concorsi deserti, demansionamento selvaggio, ecc.) sembra davvero non conoscere pause e non c’è giorno in cui non venga prodotta qualche altra emblematica perla in grado di minare (ulteriormente) la credibilità e l’appetibilità della categoria agli occhi dei cittadini.


Ecco quindi che, intanto che chi governa la professione pensa alla giornata del 12 maggio (VEDI) e si esalta parlando di “segnali di cambiamento che attendevamo da tempo” (VEDI), di “infermiere del futuro” (VEDI) e di “Infermieri in pole position nell’erogazione dell’Adi” (VEDI), arriva dalla TV l’ennesima sberla che sbatte in faccia agli infermieri italiani la triste realtà. Quella di un riconoscimento sociale lontano anni luce, con tutto ciò che ne consegue. 

Ma andiamo al dunque: nella puntata dello scorso 17 aprile di Uomini e Donne, programma condotto da Maria De Filippi su Canale 5 e seguito da milioni di telespettatori, l’infermiere è stato descritto dalla Maria nazionale come una sorta di addetto alla pulizia dei gabinetti o quasi. 


Nessuna cattiva fede, ci mancherebbe altro, ma la frittata è fatta e denota ancora una volta quanta ignoranza ci sia intorno alla categoria infermieristica e soprattutto quanto, al di là delle tante chiacchiere, la denominazione infermiere sia ancora oggi indissolubilmente legata a qualcosa di molto lontano nel passato e che nulla dovrebbe aver a che fare con l’odierna professione.


Intorno al minuto 40 della trasmissione (VEDI VIDEO), la catastrofe. Per difendere un infermiere belloccio che da quanto si apprende aveva inviato dallo smartphone a una signora lì presente la foto di un gabinetto sporcato da alcuni pazienti durante il suo turno di notte (deontologia professionale e amor proprio, questi sconosciuti!), la De Filippi ha illuminato i presenti e i telespettatori circa la figura infermieristica.

Definendolo «infermiere professionista», cosa che all’inizio ha fatto ben sperare, ha poi continuato: «È un lavoro durissimo quello degli infermieri, si trovano anche con dei pazienti delicati e spesso succede che si trovano a, tra virgolette, igienizzare e lavare i sanitari. E quindi spiegava, attraverso questa foto, come aveva passato la notte. Questo è».

E purtroppo l’infermieristica italiana, agli occhi di cittadini, media e politici… Ancora oggi questa è.

Infermiere – Manuale per i concorsi e la formazione

FORMATO CARTACEO

Manuale per l’Infermiere collaboratore professionale

Questo manuale è destinato sia a professionisti esperti, sia a coloro che devono studiare per superare le prove di un concorso per il profilo da infermiere. Gli argomenti vengono trattati in modo chiaro e approfondito, seguendo le indicazioni dei programmi d’esame dei concorsi delle Aziende Ospedaliere e delle ASL. Nella prima parte del libro vengono descritti l’evoluzione e gli aspetti normativi del Sistema Sanitario Italiano, partendo dall’istituzione e dalle principali riforme del Servizio Sanitario Nazionale arrivando fino al PNRR. L’analisi prosegue con un focus storico e legislativo dell’Infermiere (il profilo professionale, il Codice Deontologico, il percorso di formazione continua ECM, il Codice di Comportamento e le principali teorie infermieristiche) e dell’OSS, descrivendo il percorso che va dall’infermiere generico fino alla figura dell’Operatore Socio Sanitario. Il manuale tratta il processo di assistenza (i modelli per la valutazione delle attività assistenziali) e la ricerca infermieristica con la descrizione delle evidenze nella pratica professionale, con un focus specifico sull’Evidence-Based Medicine (EBM) e sull’Evidence-Based Nursing (EBN). Una parte si focalizza sulle strategie da implementare per garantire la sicurezza sia dei pazienti che degli operatori sanitari, includendo aspetti come il risk management, l’health technology assessment e le infezioni correlate all’assistenza-ICA. Viene inoltre trattata la normativa relativa alla sicurezza sul lavoro, in particolare il decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008. L’ultima parte offre un approfondimento sull’assistenza infermieristica, descrivendo gli strumenti operativi disponibili, come linee guida, protocolli, procedure, PDTA, scale di valutazione e cartella infermieristica. Vengono anche discusse le principali procedure adottate, tra cui Case Management, Primary Nursing e telemedicina, insieme alle diverse tipologie di assistenza, che comprendono quella di base, internistica, area critica sia in ambito intraospedaliero che extraospedaliero, e assistenza perioperatoria. Nella sezione online collegata al libro sono disponibili alcuni approfondimenti normativi. Ivano CervellaLaurea in Infermieristica, Master di I° Livello in Management e Funzioni di Coordinamento delle Professioni Sanitarie, Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, Master di II° Livello in Organizzazione, Management, Innovazione nelle Pubbliche Amministrazioni. Progettista percorsi formativi ECM (Educazione Continua in Medicina), Membro di “Selezioni – Equipe didattica – Esami OSS”, Docente SSN. di Laurea magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche (Università Piemonte Orientale) e del corso OSS, vanta numerose esperienze professionali e didattiche in campo sanitario, vanta numerose esperienze professionali e didattiche in campo sanitario.Carlo CatanesiLaurea in Infermieristica, Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, Master di I° livello in Management e Coordinamento delle professioni sanitarie, Master di II° livello in Management e Direzione di strutture complesse. Infermiere presso la S.S. Grandi Ustioni dell’ AOU CSS di Torino, Docente SSN, vanta numerose pubblicazioni scientifiche ed esperienze professionali e didattiche in ambito sanitario.

 

Ivano Cervella, Carlo Catanesi | Maggioli Editore 2025

Alessio Biondino