La Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI) si è espressa di nuovo sulla beffa che gli infermieri, con la manovra 2024 del Governo Meloni, rischiano di subire.
Come ribadito da Nicola Draoli, presidente di Opi Grosseto e consigliere della Federazione: «Se non verrà corretta la norma che modifica il rendimento della quota retributiva, precedente al 1996, delle pensioni liquidate dal 2024, l’Italia rischia di perdere circa 13mila infermieri.
Anche la provincia di Grosseto segue l’andamento nazionale e se non interveniamo subito rischiamo davvero di peggiorare una situazione già delicata. Gli iscritti interessati per età dalla riforma, nel nostro territorio, sono circa 170. Non abbiamo la contezza di quanti siano interessati dalla riforma, ma si ipotizza che la maggior parte lavori nel settore pubblico».
E ancora: «Il taglio sostanzioso ai futuri assegni non solo potrebbe generare un aumento della fascia di povertà in un corto circuito drammatico, ma apre le porte a un effetto fuga importante da ospedali e territorio. Chi potrà, a queste condizioni, correrà inevitabilmente al pre-pensionamento entro l’anno.
Sarebbe un colpo mortale per il sistema sanitario nazionale, già aggravato dalla carenza di infermieri. Vogliamo quindi rivolgere anche noi un appello a tutte le forze politiche del nostro territorio affinché venga modificata quanto prima la norma, evitando lo svuotamento delle strutture, non tradendo patti siglati anni orsono con i professionisti del pubblico impiego e garantendo al contempo la salute dei cittadini».
Già, perché gli infermieri sono sempre di meno. Fuggono, mollano, si dimettono, cambiano aria. Nessuno sceglie più di diventare un professionista dell’assistenza alla persona, viste le aberranti condizioni economiche e lo scarso riconoscimento sociale che ciò comporta.
E evidentemente, i recenti appelli del consigliere ad iscriversi a Infermieristica (VEDI articolo Draoli, FNOPI: “Giovani, scegliete la professione infermieristica! Lavoro sicuro e possibilità di crescita!”), a causa del perpetuo scempio perpetrato dalla politica, non hanno avuto molto successo.
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