Educazione sanitaria per la prevenzione dell’Insufficienza Renale Cronica
E’ auspicabile quindi una diagnosi precoce per prevenire l’insufficienza renale cronica, soprattutto in stadi iniziali e asintomatici. Effettuati spesso su screening, i controlli periodici prescritti dal medico di fiducia permettono d’iniziare sin da subito un iter terapeutico e che risulta più efficace quanto più anticipatamente iniziato.
Tipi di prevenzione dell’insufficienza renale:
Primaria
Attuata su popolazioni note, quali gli operai che lavorano a stretto contatto con agenti chimici tossici nell’agricoltura e nell’industria, la fascia di popolazione che è affetta da una malattia metabolica come il diabete, e tutte le persone che fanno uso e abuso di farmaci nefrotossici.
Prescrire International (2010; 19: 18-21) indica gli effetti per tipo di farmaco che dovrebbero essere continuamente divulgati al pubblico:
- Insufficienza renale funzionale: I diuretici, i FANS e diversi farmaci antipertensivi possono alterare la perfusione, mentre farmaci quali gli agenti atropinici possono ostacolare la minzione. L’insufficienza renale funzionale è generalmente reversibile con la sospensione del farmaco.
- Insufficienza renale organica: Alcuni antibiotici, antivirali, farmaci citotossici, immunosoppressori e i mezzi di contrasto possono danneggiare direttamente il tessuto renale.
Secondaria
È, nella prevenzione dell’insufficienza renale, quella fase in cui si cerca di fare diagnosi precoce, in fasce mirate di popolazione attraverso esami delle urine, urinocoltura e rivelazione della pressione arteriosa intervenendo in età scolare, in gravidanza, ad inizio di attività e lavoro. Per la quantità di persone che eseguono tali controlli, le spese dei test di laboratorio e l’impegno medico-infermieristico deve essere contenuto in modo da non pesare alla collettività.
Terziaria
Specialistica e attuata dal servizio di Nefrologia sui pazienti con diagnosi accertata, il suo obiettivo è ridurre il progredire e il complicarsi della malattia al fine di:
- Migliorare la qualità di vita del paziente e accompagnarlo durante il progredire della malattia.
- Diminuire le sofferenze.
- Ridurre l’invalidità.
Comunicazione e salute
La comunicazione è per definizione sfaccettata e mutevole. Da un lato si connota come comunicazione interna, incentrata e viva nel cuore dell’organizzazione, poco percepibile per chi sta all’esterno. dall’altro lato evolve come comunicazione interpersonale. Infine la grande sfida, la comunicazione istituzionale in senso più ampio, in cui l’istituzione diviene voce a sé, in grado di orientare l’immagine percepita e influire sul livello di soddisfazione del cittadino. Per far luce su una realtà tanto complessa, il presente volume propone un contributo sulle differenti tipologie di comunicazione declinate nel contesto sanitario. Viene approfondito nello specifico il ruolo dell’infermiere, e il significato della comunicazione interpersonale quale strumento di gestione delle relazioni e potenziamento del livello assistenziale e della soddisfazione del cittadino. Il tutto passando attraverso un’analisi della relazione d’aiuto, nonché degli strumenti a disposizione dei professionisti della salute. La relazione diviene così componente essenziale della terapia e acquisisce una dimensione di assistenza globale attraverso il counselling, per guidare, orientare ma soprattutto sostenere il paziente e portarlo a una partecipazione condivisa del processo assistenziale. E’ un’analisi sempre più dettagliata, dal generale al particolare, per dimostrare che, a partire dal singolo operatore per arrivare all’organizzazione, la comunicazione è determinante perché in grado di far percepire all’utente il sistema salute come vicino, sensibile, attento, trasparente. Il libro è rivolto principalmente ai professionisti infermieri e agli addetti degli Uffici Relazione con il Pubblico dell’area sanitaria, nonché a docenti, formatori, studenti dei corsi di laurea in Scienze Infermieristiche.
Giovanni Muttillo, Elisa Crotti | 2008 Maggioli Editore
19.00 €
Gli obiettivi della prevenzione della IRC
Purtroppo l’insufficienza renale cronica è molto spesso una malattia che progredisce irreversibilmente, e a oggi, l’unico obiettivo realistico, è ritardare il suo arrivo. Visto l’enorme peggioramento della qualità di vita del paziente in Dialisi è bene cercare d’intercettare il prima possibile il paziente nefropatico e indirizzarlo con la giusta educazione sanitaria ad una maggiore compliance e una corretta alimentazione. Il nostro articolo può aiutarti con qualche consiglio:
Autore: Dario Tobruk (Facebook, Twitter)
Fonti:
- http://www.renalgate.it/
- “Emodialisi e Dialisi Peritoneale” di Gozzini S., Bernardi M., Lotti D., Mugnai., Poggi
P., Procaccio P. Mc Graw Hill, 2001.
Foto di ErikaWittlieb da Pixabay
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