Dopo il caso di Catania (VEDI articolo Ordine degli infermieri, denunciate presunte gravi irregolarità nelle elezioni: una “emergenza democratica”), anche sulle elezioni per il rinnovo degli organismi dell’ordine degli infermieri della provincia di Caserta, indette lo scorso 31 luglio dal consiglio direttivo presieduto da Gennaro Mona, piovono polemiche a seguito della denuncia di sospetti brogli (VEDI Caserta News).
Cosa è successo? A quanto pare la convocazione inviata agli 8.000 infermieri facenti parte dell’elettorato attivo sarebbe stata inoltrata via posta prioritaria, non consentendo loro di essere informati in tempo utile. Ed è proprio per questo che i sindacati Cisl (Nicola Cristiani), Uil (Mario Falco), Fials (Salvatore Stabile), Nursing Up (Rosa Nuzzo) e Nursind (Antonio Eliseo) hanno inoltrato una diffida per fermare la procedura.
Nel documento, si legge che gli infermieri “sono stati informati mediante invio per posta prioritaria per cui con notevole ritardo riguardo alla prima convocazione (prevista per il 1 settembre) o in taluni casi non hanno ancora ricevuto notizia in merito. Peraltro nel mese di agosto la moltitudine del personale trascorre periodo di ferie lasciando temporaneamente il proprio domicilio per cui eventuali missive vengono ricevute solo con grande ritardo”.
A causa di tutto ciò “sia i singoli iscritti sia i gruppi di candidati hanno grande difficoltà a realizzare le attività propedeutiche alla presentazione di liste, proprio a causa della mancata notifica nei tempi previsti dalla normativa vigente” spiegano i sindacati.
Il sospetto, anche alla luce del fatto che per il momento risulta ammessa una sola lista (“Noi infermieri”, in cui è candidato anche il presidente uscente Mona) è che vi sia “la volontà di qualcuno di limitare il numero dei candidati per ‘vincere facile’, ma se così fosse davvero sarebbe un fatto di un’enorme gravità”.
“Al fine di ripristinare la democrazia e la partecipazione”, i sindacalisti “hanno conferito mandato agli avvocati di procedere nelle sedi penali, civili e amministrative nonché di notiziare le segreterie nazionali per intervenire energicamente presso la Fnopi a garanzia dei diritti di circa 8mila iscritti casertani”.
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