Entra in pronto soccorso e per prima cosa malmena l’infermiere


Nel pomeriggio di mercoledì 4 dicembre, al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Chieri (Torino), si sono verificati momenti di forte tensione quando un uomo di 50 anni ha colpito con un pugno un infermiere. Fortunatamente, quest’ultimo ha evitato gravi conseguenze fisiche ma ha comunque dovuto ricevere assistenza medica dai colleghi, intervenuti per bloccare l’aggressore. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo è un senzatetto che frequenta abitualmente il pronto soccorso e che, solo la notte precedente, aveva trovato rifugio lì. L’aggressore è stato poi preso in custodia dagli agenti della polizia locale di Chieri, intervenuti insieme ai carabinieri.


L’infermiere, un professionista di 59 anni con grande esperienza, ha raccontato che l’episodio si è verificato intorno alle 17, quando l’uomo si è accasciato a terra all’interno del pronto soccorso. Avvicinatosi per aiutarlo, è stato colpito con un pugno al labbro (VEDI Torino Cronaca). Per fortuna, le ferite riportate sono state lievi, con una prognosi di pochi giorni, come confermato dall’Asl To5, che ha anche annunciato l’arresto del responsabile.


Questo caso si aggiunge alla lunga lista di aggressioni al personale sanitario, un fenomeno che riguarda non solo il Torinese ma l’intera Italia. I sindacati, sia locali sia nazionali, ribadiscono la necessità di istituire presìdi fissi delle forze dell’ordine anche negli ospedali di provincia, come quello di Chieri, dove episodi analoghi si erano già verificati, tra cui un’aggressione simile a un infermiere nel gennaio 2021.


Sull’episodio è intervenuto Ivan Bufalo, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Torino, sottolineando l’urgenza di misure di protezione: «Questo episodio di violenza dimostra quanto sia essenziale garantire presìdi permanenti delle forze dell’ordine nei centri di emergenza sanitaria. La tutela del personale non è solo una questione di sicurezza per chi opera in prima linea, ma anche una garanzia per i pazienti, che devono ricevere cure in un ambiente sicuro e sereno. Ringraziamo le forze dell’ordine per il tempestivo intervento e ribadiamo l’importanza della recente normativa che facilita azioni rapide contro le aggressioni al personale sanitario».

1733473975440

Alessio Biondino

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento