Errore al Triage, assolto l’infermiere che ara stato condannato per omicidio colposo

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Emanuele B., l’infermiere di Triage del San Luigi di Orbassano condannato in primo grado a 8 mesi di reclusione per omicidio colposo, è stato assolto in appello. La condanna era legata alla morte di un paziente nel 2019, giunto al pronto soccorso con un dolore inguinale. 


Emanuele gli aveva assegnato un codice verde e, durante il turno, si era sincerato ripetutamente delle condizioni dell’utente, supportato dai colleghi, senza riscontrare problemi o peggioramenti di sorta. D’altronde, in anamnesi il paziente aveva riferito di avere un’ernia per cui era già in cura presso lo stesso ospedale, oltre a un problema all’aorta addominale per il quale era seguito dalle Molinette. 


Dopo la visita del medico di turno, la diagnosi era stata quella di una semplice algia verosimilmente dovuta all’ernia e il paziente era prossimo alle dimissioni quando, improvvisamente, le sue condizioni sono deteriorate in fretta e non c’è stato tempo e modo di salvarlo: nonostante gli sforzi del personale sanitario, il paziente è deceduto intorno alle 22 a seguito di un’improvvisa rottura dell’aorta.


I sindacati degli infermieri hanno sostenuto con forza B. durante questi mesi. Francesco Coppolella, Segretario Regionale del NurSind, ha dichiarato: «Poteva accadere a ognuno di noi, ecco perché siamo stati vicini a lui, sostenendo con forza e determinazione la sua battaglia, che è stata anche la nostra». La segreteria regionale del NurSind ha aggiunto: «Abbiamo voluto farci carico di una questione che riguarda Emanuele ma che rappresenta il rischio a cui gli infermieri sono esposti quotidianamente, spesso in condizioni di forti criticità e scarsamente riconosciute».

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