Esame Citologico Espettorato: cellule neoplastiche, siderociti e asbesto

Dario Tobruk 25/02/21
In questo articolo spiegheremo a cosa serve, cosa è l’esame citologico dell’espettorato e come si esegue la procedura corretta per raccoglierlo.


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A cosa serve l’esame citologico dell’espettorato?

L’esame citologico dell’espettorato è un esame di laboratorio che studia la natura delle cellule che vengono veicolate e trasportate dal muco denso chiamato catarro, escreato o espettorato, e che rappresentano i tessuti cellulari delle vie respiratorie.

In particolare, al sospetto clinico, possono essere ricercate cellule neoplastiche, segni di asbestosi, una malattia polmonare cronica conseguente all’inalazione di fibre di amianto (o asbesto) o la ricerca di siderociti, macrofagi che inglobano ferro (Fe), segno tipico di possibile siderosi, una malattia polmonare dovuta a continua inalazione di metalli pesanti tipici dei minatori nelle miniere di ferro, negli operai delle acciaierie e nei saldatori. Un test positivo giustifica sicuramente una serie di esami più approfonditi come un’ecografia o una TAC.

Come raccogliere il campione per un esame citologico dell’espettorato

L’espettorato va raccolto all’interno di un contenitore a bocca larga, sterile, pre-riempito di un conservante o fissativo che non deve essere assolutamente gettato a meno di invalidare l’esame. Il contenitore va aperto solo al momento della raccolta delle urine. Il liquido al suo interno è infiammabile, maneggiare con cura.

Per una corretta identificazione del paziente, è necessario consegnare i contenitori con nome, cognome e dati sensibili del paziente.

È preferibile che il campione venga consegnato il mattino stesso in cui viene raccolto, se ciò non fosse possibile è possibile conservarlo in frigorifero per 24h, al massimo

L’esame standard si basa sulla raccolta di uno o più campioni, generalmente tre: in questo caso, ogni campione va raccolto una volta al giorno, per i tre giorni, in un contenitore diverso. Il paziente dovrà essere educato alla corretta procedura di raccolta dell’espettorato. La procedura per l’esame citologico dell’espettorato è semplice ma un possibile errore può compromettere tutto il test:

  1. se la tosse non fosse produttiva, il catarro è scarso, chiedere al medico di base la prescrizione, nei due giorni precedenti, di mucolitici;
  2. la mattina appena svegli, eseguire gargarismi e igiene orale esclusivamente con acqua, escludere collutori e dentifricio;
  3. aprire il contenitore senza toccare i bordi del tappo o del contenitore per evitarne la contaminazione;
  4. provocare l’espulsione di espettorato con colpi di tosse all’interno del contenitore;
  5. chiudere il contenitore; se necessario scrivere il numero progressivo di raccolta (esempio 1 per il primo giorno, 2 per il secondo, ecc…), e i dati del paziente sul contenitore;
  6. consegnare entro poche ore al laboratorio o all’infermiere, se impossibilitati conservare il campione in un luogo fresco, a temperatura ambiente e lontano da fonti di luce;
  7. ripetere ogni giorno la stessa procedura per il numero di prescrizioni (un campione, tre campioni, ecc…);
  8. se presente, compilare la scheda anamnestica al momento della consegna o al proprio domicilio e allegarla ai campioni;

L’infermiere

Il manuale, giunto alla X edizione, costituisce un completo e indispensabile strumento di preparazione sia ai concorsi pubblici sia all’esercizio della professione di infermiere. Con un taglio teorico-pratico affronta in modo ampio ed esaustivo tutte le problematiche presenti. La prima parte concettuale ricostruisce l’organizzazione del mercato sanitario e affronta gli elementi tipici del processo di professionalizzazione dell’infermiere, a seguito delle novità della Legge Lorenzin n. 3/2018. La stessa parte evidenzia gli aspetti innovativi della professione avendo cura di offrire al lettore un’ampia panoramica sulle teorie del Nursing e l’utilizzo dei nuovi strumenti operativi. Al termine di ogni capitolo, test di verifica e risposte commentate permettono di verificare il grado di preparazione raggiunto e di allenarsi in vista delle prove concorsuali. La seconda parte applicativa prevede l’adozione di casi clinici quale strumento di attuazione della teoria alle procedure tipiche dell’assistenza infermieristica di base, specialistica e pre e post procedure diagnostiche, presentandosi come un validissimo supporto tecnico e metodologico all’esercizio della professione. Il manuale risulta essere uno strumento prezioso sia per lo studente sia per chi già opera nelle strutture sanitarie, in quanto offre al lettore la possibilità di valutare passo a passo le conoscenze acquisite attraverso la risoluzione dei test di verifica presenti alla fine di ogni capitolo e l’analisi motivata delle risposte. Nella sezione online su www.maggiolieditore.it, accessibile seguendo le istruzioni riportate in fondo al volume, saranno disponibili eventuali aggiornamenti normativi.   Cristina FabbriLaurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche. Laureata in Sociologia, Professore a contratto di Infermieristica, Università degli Studi di Bologna, corso di Laurea in Infermieristica-Cesena. Dirigente Professioni sanitarie Direzione Infermieristica e Tecnica Azienda USL Romagna, ambito Ravenna.Marilena MontaltiInfermiere, Dottoressa in Scienze infermieristiche e ostetriche. Master II livello in Ricerca clinica ed epidemiologia, prof. a.c. C. di Laurea in infermieristica, Università di Bologna. Responsabile Infermieristico Dipartimento Internistico, Azienda della Romagna Ambito di Rimini.

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L’esecuzione corretta della procedura di raccolta dell’espettorato è fondamentale per avere un campione valido. La procedura è molto semplice ma va eseguita nei dettagli per non inficiare l’esame ed essere costretti, con ulteriori costi personali in termini di tempo e soldi, a ripeterlo più volte.

Autore: Dario Tobruk (Profilo Linkedin)

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