Esposito (NursingUp) chiede rettifica a “Stasera Italia Speciale” di Rete4

Redazione 23/03/21
Nelle parole di Emanuele Esposito, Referente territoriale Nursing Up Roma Sud, la richiesta di rettifica indirizzata alla Sig.ra Barbara Palombelli e alla trasmissione di “Stasera Italia Speciale” di Rete4. Riceviamo e pubblichiamo la richiesta del collega.

Oggetto: richiesta di rettifica – Roma, 20.03.2021

La presente per manifestare la mia indignazione nei riguardi del programma “Stasera Italia Speciale” di Rete4.

La mia indignazione riguarda nello specifico il modo in cui è stata strumentalizzata la mia intervista, andata in onda la sera del 17/3/2021, e i successivi commenti che sono scaturiti in studio al termine della stessa. Dell’intera intervista, durata circa 40 minuti, sono stati estrapolati dei brani che non rispecchiano in modo corretto ed esaustivo il mio pensiero.

Per citare un esempio, alla domanda della giornalista “Se dovesse esserci una legge che obbliga il personale sanitario alla vaccinazione…?” la mia risposta è stata “Sarò costretto a fare il vaccino perché lo impone la legge… mi dispiacerebbe, quello si, perché sarebbe privata la mia libera scelta”. Nel montaggio finale invece resta solo la frase “mi dispiacerebbe, quello si, perché sarebbe privata la mia libera scelta” snaturando così completamente il senso della mia risposta.

Tendo a precisare che non sono contrario ai vaccini, cosa che ho ribadito più volte nel corso dell’intervista, e che non rifiuto il vaccino anti COVID-19 come afferma erroneamente la giornalista, nel servizio andato in onda, citando il mio nome.

I miei dubbi e le mie perplessità relativi al vaccino anti COVID-19 sono legati esclusivamente alle poche evidenze scientifiche, ad oggi esistenti, riguardo la sicurezza ed efficacia del vaccino stesso. Auspico infatti in studi scientifici e in una raccolta dati sempre più esaustiva e confortante in un prossimo ed immediato futuro.

Al “grossolano” montaggio del servizio, realizzato ad arte per introdurre in maniera pretestuosa il tema dell’obbligatorietà del vaccino anti-COVID-19 per il personale sanitario, si aggiungono i successivi commenti fatti in studio che mi hanno reso bersaglio di attacchi denigratori sia sul piano professionale che personale e l’assenza totale di un contradditorio, che deve essere alla base di un programma che fa una chiare e corretta informazione.

Al termine del servizio, infatti tornati in studio, la conduttrice esordisce dicendo “è scandaloso quello che è stato detto, io lo voglio dire sinceramente. Trovo che non è assolutamente obbligatorio fare l’infermiere al tempo del COVID… uno va in aspettativa se ha questa credenza… a tempo indeterminato… e poi ritornerà” e come se non bastasse continua dicendo “è assurdo… noi andiamo a curarci per un tumore o una malattia grave e troviamo una persona che ci INFETTADa quando è arrivato il vaccino è impensabile…” dipingendomi così come se fossi un UNTORE che porta il virus negli ospedali e dando per scontato, dall’alto della sua grande esperienza scientifica, che chi si vaccina non possa contrarre e trasmettere il COVID allo stesso modo.

Ma come si permette! Nel mio lavoro non ho mai infettato nessuno e in tempi di COVID, come tutti i miei colleghi vaccinati e non, ho sempre usato i dispositivi di protezione individuali. Mi sento profondamente offeso dal servizio mandato in onda e soprattutto dai “commenti” che ne sono scaturiti.

Alla luce di quanto accaduto, del modo in cui è stata manipolata la mia intervista e dei giudizi emersi rispetto alla mia (lesa) professionalità, chiedo che venga detta la verità!!!

Chiedo pertanto l’immediata rettifica da parte della trasmissione e che mi vengano inviate le indicazioni della puntata e il video via mail per poterlo visionare e poter constatare l’avvenuta rettifica, onde evitare spiacevoli risvolti legali per danno alla mia immagine professionale e personale.

Infine, vi invito formalmente a non utilizzare in futuro le immagini e/o gli audio in cui sono presente, visto il modo di fare informazione dimostrato dalla trasmissione.

Emanuele Esposito – Referente territoriale Nursing Up Roma Sud 


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