Fa freddo in ospedale: gli infermieri comprano le stufette


Carenza di infermieri? Tutela del personale sanitario? Strategie per migliorare l’attrattività professionale di alcune categorie? Nonostante le tante chiacchiere della politica seguite come sempre da strategie quantomeno discutibili, ma soprattutto volte al risparmio (VEDI indiani e assistente infermiere), in sanità accade di tutto. Ma proprio di tutto.


E intanto che il Governo si dimentica (di nuovo) degli infermieri e che le forze di opposizione di turno, come avviene puntualmente, li rispolverano (VEDI articolo Schlein: “7 euro di aumento per gli infermieri, 7000 per i ministri”) per poi scordarseli quando tornano al potere, succede anche che nella nostra sanità ci siano infermieri costretti a comprarsi le stufette per non lavorare al gelo. Ovviamente, nell’indifferenza dell’azienda.


Avete capito bene: per far fronte alle basse temperature e all’umidità in diverse strutture legate all’emergenza territoriale (ex 118) del padiglione A dell’ospedale di Pordenone, gli infermieri e gli altri operatori del 118 stanno ricorrendo a misere stufette e ad altri mezzi di fortuna per affrontare le giornate di lavoro (VEDI Pordenone Today).


A denunciarlo è stato il Nursind, tramite il segretario provinciale Gianluca Altavilla: «Da mesi si attendono le stufette elettriche da Asfo, ma invano. Chiediamo alla direzione, che abbiamo più volte sollecitato sul tema e che si è anche resa disponibile a trovare una soluzione che però tarda ad arrivare, di spostare determinati servizi, in particolare quelli legati agli uffici tecnici, nel nuovo ospedale al più presto possibile. Nell’attesa, ci faremo noi, come forze sociali, carico di acquistare le stufette promesse: non possiamo pensare che chi cura si ammali».

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Alessio Biondino

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